venerdì 19 gennaio 2007

Seconda tappa: All' ascolto del corpo

Purtroppo non ci si sbarazza tanto facilmente del corpo ma la cosa interessante che succede solo dopo aver raggiunto un perfetto equilibrio, capace di distribuire equamente il peso sulle due ginocchia e sul sedere, è che la nostra attenzione adesso è capace di soffermarsi sui singoli muscoli.
E' ovvio che per mantenere una postura occore che alcuni di essi siano in contrazione, se fossero tutti rilassati staremmo dormendo, e invece occore restare vigili, anzi potremmo dire che la meditazione è proprio questo: attenzione totale al momento presente e cioè l'esatto contrario del sonno, o della distrazione che poi sono quasi la stessa cosa (quando sei distratto ti hanno mai detto: che fai dormi?).
Al di là di questi muscoli essenzialmente quelli della schiena e delle gambe tutti gli altri vanno fatti rilassare, cominciamo dal viso. Fai una scoperta: ti accorgi che alcuni sono contratti senza che tu lo vuoi, quelli della fronte, sopracciglie, zigomi, mandibole spesso sono contratti involontariamente a volte a causa dello stress, causando (oltre che una certa mimica da cane bastonato che ce l'ha col mondo intero) un certo fastidio di cui non ci rendiamo mai conto, anche il mal di testa può essere provocato dalla contrattura involontaria e permanente dei muscoli facciali.
Scendendo, il collo deve stare abbastanza rigido per tenere dritta la testa, ma le spalle forse stanno anche loro contratte, nel momento in cui ce ne rendiamo conto non serve fare molto perchè queste piano piano si rilassano spontaneamente. Gli ultimi aggiustamenti alle braccia per far sì che scendano simmetriche e aiutandoci con queste potremmo capire meglio se la schiena è perfettamente verticale, facciamo tutti gli agiustamenti che vogliamo l'importante è che quando siamo sicuri che è tutto in ordine e rilassato smettiamo di muoverci.

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