lunedì 2 novembre 2009

Sogno e realtà

L'anno scorso ho conosciuto un bambino a cui ho voluto bene, si chiama Peter Fortune, a 10 anni ciò che lo distingue dagli altri bambini è la capacità di sognare ad occhi aperti. Per tutto ciò viene definito, dagli adulti, un bambino difficile, quando succede infatti, Peter perde la cognizione del tempo e della realtà, quasi assentandosi.
Quando la mamma Viola e il papà Thomas decidono che è meglio infondergli fiducia, pensano di dargli la piccola responsabilità di prendersi cura della sorellina Kate dal tragitto fino a scuola vigilando all'interno dello scuolabus e facendo attenzione a farla scendere alla giusta fermata, ma le cose non vanno come dovrebbero. E' ciò che succede nel prologo del bel romanzo "L'inventore dei sogni" dell'inglese Ian McEwan storie tragicomiche che capitolo per capitolo rappresentano i sogni che Peter fa: le Bambole, il Gatto, la Pomata Svanilina, il Prepotente Barry Tamerlane, con il quale Peter avrà uno scontro, il Ladro Mrs Goodgame; avventure fantastiche la cui gradevole lettura fa tornare bambini, la cui fantasia è stata un po' quella di tutti e McEwan è bravissimo a rispolverare la sua per mettersi nei panni di Peter in maniera molto convincente. Il modo in cui ragiona è emblematico: non è più un bambino in quanto comincia già a cercare la sua indipendeza e guarda con un senso di superiorità chi è più piccolo di lui, ma non è neanche un adolescente, non si sente attratto dalle ragazzine e osserva con indifferenza e quasi con disgusto le effusioni affettuose dei più grandi.
Ma Peter nei suoi sogni sarà anche un neonato e sarà anche un adulto, capirà fino infondo cosa vuol dire gattonare sul pavimento cosa si prova ad osservare tutti da una altezza di pochi cm dal suolo, avere un testone che è difficile tenere dritto, provare euforia per oggetti nuovi da eslporare con la bocca, colori e forme sconosciute ai sensi ancora immaturi.
Sarà anche un adulto che proverà noia nei giochi di bambini e si sentirà appagato dal lavoro, dal guadagno e dal tornare a casa sapendo di trovare una moglie che lo aspetta.