venerdì 7 ottobre 2022

“La Terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”


Gli obiettivi che si è data l'Europa per fare la propria parte contro il riscaldamento globale hanno il 2030 come data scadenza. Il primo è il "Fit for 55"  ridurre le emissioni di CO2 complessive del 55%. Il secondo è il blocco di produzione e vendita di auto a motore termico per l'anno 2035. Poi ci sono i buoni propositi per le abitazioni sempre per lo stesso anno: near zero energy building, ovvero che tutti gli edifici siano così efficienti da prelevare quasi zero energia dalla rete per poi arrivare negli anni successivi all'ultimo step definito "ZEB" ovvero che siano totalmente autosufficienti. Gli esperti del settore li hanno giudicati irrealistici poiché in passato qualunque trattato internazionale sul clima è stato sistematicamente disatteso, oltre ad essere troppo vicini nel tempo per supportarli con i necessari cambiamenti industriali che richiederebbero molti più anni.
Oggi dopo qualche anno di pianificazione ho completato la mia  trasizione energetica domestica, riuscendo a svolgere tutte le attività quotidiane ad impatto 0, risultato che va oltre i propositi europei del -55% di utilizzo dei combustibili fossili, con 8 anni di anticipo.
Da 10 mesi vivo in una casa autosufficiente con un bilancio energetico positivo quasi tutto l'anno e da qualche giorno mi sposto in auto elettrica caricata dai pannelli fotovoltaici per almeno 8 mesi all'anno (previsioni approssimative ma potrò essere più preciso fra un anno).
Disdetta da tutti i fornitori di luce e gas e ovviamente nessuna spesa alla pompa, sperando di non utilizzare neanche le colonnine la cui corrente viene ancora prodotta in buona parte con centrali a petrolio o metano.
Io ho deciso di non pagare più l'energia perché penso sia stupido farlo se la natura me la fornisce gratuitamente, vi racconto la mia scelta per dirvi che oggi un comune cittadino con un ragionevole investimento iniziale può raggiungere l'indipendenza energetica totale e azzerare il proprio contributo negativo al riscaldamento globale oltre che all'inquinamento atmosferico cittadino. 
"Spera nel meglio. Preparati al peggio". Quando 2 anni fa decisi di investire in un impianto ad isola l'ho feci pensando che sarebbero venuti in futuro tempi peggiori con aumenti graduali di luce, gas e benzina ma quello che è successo dopo è andato oltre ogni aspettativa. Al costo a cui oggi state acquistando l'energia per casa e auto, i tempi di rientro sul mio investimento si aggirano intorno a 2 anni (ne avevo preventivati 5) per le mie necessità il risparmio sarà intorno ai 3.000€ anno (considerando un consumo di 2.500kW annui per la casa e 20.000 km percorsi). 
So bene che la mia scelta non può essere la soluzione definitiva alla crisi energetica attuale perché gran parte della popolazione italiana non è nelle condizioni in cui mi trovo io (un tetto di proprietà esposto a sud, un clima mite quasi tutto l'anno, un garage attiguo all'impianto di casa) ma è anche ragionevole pensare che soluzioni intermedie alla mia, se attuate in massa risolverebbero nel giro di 10-20 anni i nostri problemi di dipendenza energetica oltre a portarci finalmente nella prossima rivoluzione industriale, quella che metterà la parola fine ai combustibili fossili.
Fate la vostra parte, il 2030 è dietro l'angolo.
 
 


 

 

lunedì 30 maggio 2022

Vita a impatto zero, l'impresa possibile

 

Credere che le rinnovabili possono essere una buona parte della soluzione al dramma della crisi ambientale ed energetica mi obbliga a raccontare come ho fatto io a rendermi indipendente dai combustibili fossili per il fabbisogno di una casa e fra breve anche per la mobilità. Anno 2015 mi trasferisco nella nuova casa che ristrutturo sostituendo i vecchi infissi e dismettendo caldaia a metano e con essa l'impianto di riscaldamento di tutta la casa. Per la cucina elettrodomestici elettrici e piastre a induzione. Per l'acqua calda un impianto solare termico a circolazione forzata (2 pannelli, 5mq totali più un accumulo di 300lt).
1° anno: consumi elettrici intorno ai 1.900kw/h.
2° anno: aggiungo 2 pompe di calore A+++ per il riscaldamento di gran parte della casa.
Comincio a pianificare un impianto fotovoltaico a scambio, idea che non mi entusiasma perché sarei sempre soggetto alle condizioni di un altro ente che può decidere in qualunque momento le tariffe di compravendita dell'energia rendendo il bilancio fra venduta e acquistata sconveniente.
Terzo anno: diventa evidente che nei 3 mesi invernali di scarsa produzione di acqua sono costretto a fare un passo indietro mettendo una piccola caldaia GPL per ridurre i consumi elettrici nei mesi invernali,  probabilmente mi ha fatto risparmiare qualcosa nei 2 anni successivi ma a posteriori posso dire che non è stato poi così conveniente perché ha smesso di funzionare a meno di 3 anni di vita, decido che non conviene aggiustarla.
Anno 2019 consumi annui pari a 2200kW/h per una spesa nelle 6 bollette bimestrali pari a 600€ con prospettive di un forte aumento del costo dell'energia. Inizio a pianificare un impianto ad isola dimensionato sui miei consumi che adesso conosco bene. Il prezzo dei pannelli fotovoltaici è al minimo e anche i sistemi di accumulo sembrano scendere almeno se ci si arrangia costruendo un pacco batteria con celle LiFePo4 da venditori cinesi all'ingrosso, mentre nel mercato nazionale i prezzi restano proibitivi.
Agosto 2021 ordino per prima cosa 16 celle da 320Ah, dei piccoli parallelepipedi da più di 5kg ciascuno per un totale di oltre 16kW di accumulo a 2.100€ dalla Cina. Li ricevo dopo 3 mesi per fortuna integre e di una qualità superiore alle aspettative. Nel mercato italiano con la stessa cifra avrei acquistato un pacco batteria da circa 2kW forse con più garanzie ma del tutto insufficiente a darmi una vera autonomia che era l'obiettivo del mio impianto ad isola.
Ordino l'inverter su uno store online italiano scegliendo un modello da 7,2kW sovradimensionato rispetto ai miei consumi di picco che di norma non superano i 3kw/h avendo in mente l'idea di caricarci in un futuro prossimo anche un mezzo elettrico. Ad ottobre è la volta dei pannelli, già con qualche difficoltà di approvvigionamento ordinati e pagati 8 da 500W vengo contattato qualche giorno dopo dal negozio che mi avvisa del fatto che non possono più spedire quelli per una forte richiesta ma che allo stesso prezzo possono spedirne 10 da 440W, accetto e tempo 2 settimane arrivano anche loro, integri e funzionanti. Novembre 2021 ho tutto il necessario in garage, spesi 4.200€ di componenti mi metto alla ricerca di un installatore che trovo a gennaio 2022 anche questo con una certa difficoltà.
Costo manodopera e altro materiale di installazione 1.500€, per un totale di 5.700€.
 
Il tetto con i 10 pannelli fotovoltaici da 440 Watt più i 2 pannelli termosolari dell'impianto a conduzione forzata installati nel 2015, sempre funzionanti da quel giorno senza nessuna manutenzione necessaria.
In basso il locale tecnico con l'inverter ibrido da 7,2kW e le 16 celle LiFePo4 sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico della casa fino a 4 giorni consecutivi di ridotta produzione dell'impianto fotovoltaico per condizioni meteo avverse. 
  
 
Pensare che tutto ciò che fai e tutto ciò che ti serve in casa non ha più un costo ti dà una  spensieratezza che non è soltanto la consapevolezza che le bollette saranno un ricordo ma è anche la libertà da quel senso di colpa che dovremmo avere verso il  pianeta che ci ospita nei confronti del quale siamo soltanto un peso, lo siamo in particolare noi occidentali perchè il nostro stile di vita sta provocando uno spreco di risorse che impoverisce e danneggia l'ambiente in un modo irreparabile.
A centinaia di milioni di km da qui c'è una stella che brucia fondendo assieme atomi di idrogeno l'elemento di gran lunga più abbondante dell'universo. Io ho soltanto installato sul tetto un sistema per catturare, trasformare e gestire quella energia che arriva gratuitamente su ogni metro quadrato di terreno calpestato, su ogni tegola del tetto che senza nessun dispositivo di cattura viene semplicemente dissipata in calore. Posso utilizzare questa energia come meglio credo senza devastare il mio pianeta? Oltre 100 anni fa abbiamo scoperto come fare e da oltre 40 anni la tecnologia per farlo è alla portata di tutti.
Dal 30 gennaio al 30 maggio la produzione è stata di circa 1.000kW/h, ma il sistema funziona "on demand" se non c'è richiesta non ci sarà produzione cosa che mi fa capire che questo valore poteva essere almeno doppio se mi fosse servita più energia. In Sicilia per 1kW di pannelli installati si producono 1.300kW/h annui, il mio impianto è di 4,4kW con una prospettiva di produzione annua pari a 5,2MW/h valore sovrabbondante a soddisfare il fabbisogno per la casa e il cui surplus andrà in buona parte per la ricarica di una futura auto elettrica. Il fotovoltaico è la soluzione per il fabbisogno energetico (elettrico e termico) di una città con l'unica condizione che ogni nucleo abitativo abbia almeno una decina di metri quadrati di tetto esposto e, considerando che il 70% della popolazione italiana vive in piccoli centri urbani sotto i 100.000 abitanti (Istat 2019)* è possibile farlo per la quasi totalità della nazione. Nelle metropoli in cui si vive principalmente in condominio si può ovviare pianificando gli impianti individuando la superficie necessaria fra i tetti dei complessi industriali periferici o anche nei terreni incolti che possono esserci nell'interland cittadino.
Un impianto fotovoltaico si installa in 2 giorni (2 operai per una decina di ore) una centrale nucleare si costruisce in 15 anni**. A me è costato circa 6.000€ cifra che applicando economie di scala potrebbe essere facilmente ridotta. Per rendere indipendente il paese in cui vivo moltiplicando i miei costi per nuclei familiari composti da 4 persone servirebbero circa 3 milioni di euro. 27 mila persone che possono fare a meno da un giorno all'altro del metano o di qualunque altro combustibile fossile il governo usi per produrre corrente elettrica, teoricamente in 2 giorni, realisticamente in un anno o forse meno. 
Non è una cifra irrisoria ma è dello stesso ordine di grandezza di altre voci di spesa tipiche del bilancio di un piccolo comune che ha tenuto i conti in regola negli ultimi anni. Trovando i fornitori e le aziende installatrici è un progetto che può essere realizzato in una sola legislatura. Questo non vuol dire che è un modello energetico applicabile ad una intera nazione fatta anche da aziende molto energivore; probabilmente per quelle il nucleare sarebbe la soluzione ma con che che tempi? Un piano che punta al fotovoltaico in maniera così massiccia potrebbe sgravare la rete dal fabbisogno della popolazione  civile e la restante richiesta industriale potrebbe essere soddisfatta dalle altre fonti rinnovabili più stabili del fotovoltaico come l'idroelettrico (46 TW/h annui), l'eolico (27 TW/h)  e il geotermico (6 TW/h) che già adesso riescono a soddisfare il 27% del fabbisogno totale nazionale.
Non avendo nessuna avversità ideologica verso il nucleare quello che dico è solo basato sui fatti concreti vissuti in prima persona e su quanto leggo da chi sostiene che il nucleare sia una soluzione oggi. Purtroppo la verità è che il nucleare doveva essere la soluzione di ieri, il treno è passato una trentina di anni fa e non possiamo permetterci, in una condizione di grave crisi energetica e politica, di sprecare così tanto tempo per costruire le centrali nucleari. Sarebbe utile e giusto approvarle e investirci su qualcosa anche oggi ma la priorità va data ai sistemi che posso risolvere prima il problema, se fra 10 anni il nucleare ci fornirà  sicurezza e stabilità è sempre una cosa che auspico anch'io. L'obiettivo dei governanti di questo paese deve essere l'indipendenza energetica totale da risorse extra-nazionali, vorrei vedere meno strette di mano a stati governati dai peggiori dittatori pur di accaparrarci combustibili fossili che non sono la soluzione al problema ma ne sono causa sia perchè stanno stravolgendo il clima sia perchè ci rendono schiavi di paesi senza scrupoli e rispetto dei diritti internazionali per noi sacri. Semplicemente la scelta che ho fatto io nel mio piccolo vorrei che venga fatta anche dalla nazione in cui vivo.
Se tutto quello che ho descritto può sembrare utopico o irrealistico chiedi pure consigli e chiarimenti sarò ben lievo di rispondere privatamente e con tutti i dettagli di cui avete bisogno, che per brevità ho omesso in questo articolo. La mia speranza è quella di trovare molte persone interessate a fare la mia stessa scelta.
 
      Il dettaglio di quanto prodotto e quanto prelevato dal mio impianto "ad isola" in questi primi 100  giorni di funzionamento

*https://www.istat.it/it/files//2020/12/C01.pdf
 ** In realtà anche di più, prendendo come esempio la Finlandia, nazione in cui la burocrazia funziona meglio che in Italia hanno impegato 17 anni, quindi una previsione di 10 anni per l'Italia è fin troppo ottimistica. (https://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare_di_Olkiluoto)

sabato 30 gennaio 2021

Coding

Pochi giorni fa ho sostenuto l'esame di informatica di primo anno alla trieannale di Fisica. In meno di 3 mesi e una quarantina di lezioni fra teoria e pratica si riesce ad imparare i rudimenti della programmazione del linguaggio C i quali potrebbero bastare per proseguire da autodidatta ad approfondire anche le tecniche di programmazione più evolute e scrivere codici più complessi.

Ho scoperto che il linguaggio C nella storia dell'informatica ha rappresentato una pietra miliare della programmazione, sviluppato nei primi anni '70 è sopravvissuto per ben 50 anni ed è ancora oggi ampiamente utilizzato. Sulla base del C sono poi stati sviluppati il C# e il C++ ma per certi versi le logiche che usa sono alla base di gran parte dei linguaggi di programmazione attuali, insomma un vero capostipite di quest'arte che è la scrittura di un software o coding.

Definire arte il coding potrebbe sembrare eccessivo ma lo si fa per far capire ai profani che "programmare" non è sono un lavoro necessario per fornire ad un computer dei software che lo trasformino da una accozzaglia di chips di sicilio perfettamente inutile in una macchina potente e versatile. Chi approccia questa pratica, chi lo fa per professione capisce subito che è molto di più di questo. Per scrivere un codice bisogna esercitare la propria creatività, il bello viene subito dopo la conoscenza delle procedure e delle istruzioni che costituiscono la sintassi del linguaggio. Se dovessi fare un paragone con gli scacchi, la primissima fase consiste nell'imparare le mosse, ma saper muove i pezzi non vuol dire essere dei bravi giocatori di scacchi, anche in questo caso il piacere di giocare a scacchi viene dall'imparare a scegliere le mosse migliori per avere un vantaggio sull'avversario.

La creatività serve a risolvere dei problemi per lo più di logica matematica, saper ottenere il risultato voluto non è la soluzione unica di un problema ma la visione di tanti sentieri che ti portano alla meta, avere questa visione ampia davanti e fare delle scelte, in base a base a qualunque criterio venga preferito. Posso scrivere il codice più efficiente, il più pulito da punto di vista della sintassi, il più preciso, il più prudente, quello che tiene conto di tutte le eccezioni, quello più descrittivo che accompagna passo passo l'utente nella soluzione del suo problema. Insomma il programmatore ha la più ampia e quasi infinita rosa di possibilità davanti a se, che nel momento il cui scrive è il creatore di questa macchina che sta costruendo con la sua inventiva.

Le impressioni che ho avuto in questi mesi quando programmavo erano quelle di avere a che fare con 2 "persone" l'utente, chi deve eseguire quel programma e il processore chi deve fare i calcoli per dare la risposta all'utente. Mettersi nei panni di chi dovrà usare il software è necessario per considerare tutte le eccezioni, mentre mettersi nei panni della cpu richiede una discreta conoscenza di come questa funziona, a volte è proprio necessario chiederci quanta potenza di calcolo o quanta memoria serve per eseguire un certo compito, e quindi come posso scrive il mio codice in modo da ottenere il risultato con il minimo utilizzo di risorse.

Insomma se chiamare il programmatore un artista può sembrare esagerato se non altro sarebbe più calzante definirlo un artigiano, uno che ci mette la testa, concentrazione, fantasia, creatività, per costruire una macchina che svolga un certo compito nel modo migliore possibile e che funzioni bene anche se alla guida ci si mette un bambino prevedendo e prevenendo tutti gli errori che potrebbe fare.

 



martedì 31 dicembre 2019

Uscire dal tempo, finale di Arrival

Vivere senza tempo potrebbe voler dire agire come se questa azione che stiamo compiendo ha senso compiuto in un tempo che poteva però trascorrere nella direzione opposta; le nostre azioni "creano" la realtà ma solo dal nostro punto di vista, se vedessimo il tutto dal di fuori le nostre azioni sono trasformazioni della realtà compiute e immutabili, fissate e statiche come le pennellate di un grande quadro. Tutto è scritto e tutto è compiuto ma nello stesso tempo tutto va fatto in una eterna e infinita circolarità di causa ed effetto. Nel film Arrival la linguista comcincia ad avere visioni del suo futuro man mano che il suo cervello si plasma sul linguaggio che gli alieni le insegnano ed è questo lo strumento che vogliono donare all'umanità, la conoscenza di questa grande verità che anche il cervello umano può imparare.
La protagonista vede la sua vita da lì a venire con i momenti felici e dolorosi, l'amore di un marito il crescere di una figlia e il dolore struggente di perderla in giovane età per una malattia incurabile. Dei flash sempre più frequenti e dettagliati. Emergono pensieri su come risolvere la crisi politica causata dalla minaccia aliena e finalmente l'utilizzo di questo enorme potere: ricevere informazioni da un futuro prossimo e ancora in uno stato potenziale e utilizzare queste informazioni nell'istante presente. La prova definitiva della circolarità del tempo e la violazione del principio di causa-effetto con cui siamo abituati a vivere ogni giorno. Come faccio a conoscere un numero di telefono oggi? Perchè in futuro succederà che il proprietario me lo comunicherà, un'informazione che va dal futuro al presente. Ecco perchè gli alieni utilizzano un linguaggio fatto di simboli circolari ed ecco il potere che donano all'umanità: il ribaltamento di come noi pensiamo il tempo e al suo trascorrere che sentiamo come lineare ma che in realtà è circolare e non segue una strada unica ma si ramifica istante per istante assumendo pur tuttavia uno solo definitivo e immutabile cerchio. 
Faresti quello che hai fatto se sapessi come andrà a finire? La linguista vivrà una vita piena di gioie e dolori, decide lo stesso di sposarsi mettere al mondo una figlia e sopportare la sua dolorosa morte. Vivere come fosse l'ultimo giorno, come se fosse tutto compiuto. Ammesso e non concesso che possiamo avere il potere di osservare da fuori tutti gli eventi passati e futuri di questo enorme quadro che è la nostra vita in realtà non cambierebbe poi tanto le scelte che faremo giorno per giorno. 
Siamo liberi di compiere tutto ciò che vogliamo, purtuttavia non c'è un prima e un dopo quello che deve compiersi si è già compiuto e quello che sarà può essere previsto in un modo a noi indecifrabile già oggi. 
Possiamo trovare un senso compiuto più profondo all'insegnamento spirituale del non attaccamento, che è anche questo un insegnamento trasversale a tutte le grandi religioni. Non ha senso attaccarsi e vivere per le cose, il denaro, le proprietà, il potere, la fama perché ognuna di queste cose è soggetta a trasformazioni che le ridurranno a 0. Quando ognuna di queste non avrà senso avremmo solo sprecato la nostra vita dirottando le nostre energie e la nostra volontà verso azioni che invece sarebbero state più concrete e sensate se fossero state indirizzate al bene del prossimo. Quando le trasformazioni chimiche e biologiche causeranno il collasso di tutti i sistemi del nostro organismo questo smetterà di funzionare; la chiamiamo morte come se non avessimo più tempo in realtà abbiamo perso la possibilità di compiere azioni volontarie e consapevoli sulla materia che ci circonda e saremmo in quell'ultimo pensiero cosciente rammaricati di non avere compiuto gesti che potevano riempire la nostra vita di senso.

sabato 21 dicembre 2019

Un tempo nuovo

L'uomo si è sempre chiesto cosa fosse il tempo, il senso del suo trascorrere e un eventuale modo di "forzarlo". Dal punto di vita spirituale tutte le religioni ci parlano di un tempo percepito nella nostra esistenza e di un tempo immutabile ad un livello di esistenza superiore e "successivo" a questo. D'altro canto i maestri, i santi o qualunque nome vogliate dargli dicono di vivere la nostra vita iniziando ogni giorno come fosse l'ultimo, non chiederci cosa ci sarà dopo questa vita quanto sarà lunga ma semplicemente parteciparvi e sfruttare a pieno ogni attimo di questo tempo come un dono prezioso. Perchè? Sono soltanto dei buoni consigli, una visione consolatoria per non farci cadere nello sconforto della nostra fragile e fugace esistenza?
Poco più 100 anni grazie alla Relatività Generale di Einstein fa abbiamo capito che il tempo è semplicemente una coordinata, una dimensione come le altre 3 dello spazio che percepiamo col nostro corpo. Niente di più di questo. Abbiamo anche scoperto che a certe condizioni il suo trascorrere cambia "passo", ma questo non può per il momento stravolgere le nostre vite. Sappiamo che nei pressi di un buco nero il tempo tende a fermarsi e la stessa cosa se ci muovessimo a velocità dell'ordine di quelle della luce; però non possiamo spostarci vicini ad un buco nero e non possiamo andare ad una velocità vicina a quella della luce per cui sul nostro pianeta il tempo scorrerà sempre nel modo che conosciamo.
La scoperta più grande sta a mio avviso passando senza tanto clamore e senza l'attenzione che meriterebbe. La meccanica quantistica ci descrive un livello subatomico della materia in cui il tempo smette di avere significato. Essendo una dimensione della nostra realtà il tempo permette "l'avvenire" ovvero che si compiano le trasformazioni. Ad esempio chiamiamo "invecchiamento" il trascorrere del tempo sul corpo degli esseri viventi ma sono soltanto reazioni chimiche che le cellule subiscono e per cui sono programmate a rispondere solo un tot numero di volte oltre il quale verranno progressivamente danneggiate, tutto qui non c'è nessun orologio nessuno a scandire i secondi e gli anni che "passano" e che causano l'invecchiamento. Al pari dello spazio che se non esistesse priverebbe di senso lo spostarsi dal punto A al punto B, stessa cosa per il tempo: se non esistesse sarebbe tutto immutabile e senza nessuna possibilità di evoluzione e trasformazione. 
Viviamo chiusi in una scatola fatta di spazio e di tempo, grazie alla quale siamo nelle condizioni di spostarci e vedere che la materia e noi stessi subiamo delle modifiche perchè il tempo lo permette, ma presa coscienza di ciò possiamo dire che il tempo è una sorta di "errore di prospettiva". Dal nostro punto di vista questo è ciò che "succede" o "trascorre" ma se ci mettiamo dal punto di vista di una particella subatomica che sono "gli oggetti" di cui è formata la realtà l'unica cosa che ha senso sono le relazioni fra una particella (un quanto) e un altro. Questa non è una teoria è proprio lo stato delle cose provato e descritto da leggi ed equazioni matematiche complesse e rigorose. La realtà è relazione di particelle non è oggettiva ma relativa al sistema di riferimento che stiamo usando per calcolarla e osservarla e da ciò emerge il tempo come reazione e trasformazione di due particelle.
Ma senza disturbare la meccanica quantistica, ad un ordine di grandezza più in alto tutto ciò è perfino più intuitivo: possiamo dire che il tempo è legato al concetto della termodinamica di trasformazione intesa come cambiamento da uno stato energetico ad un altro in maniera irreversibile. Ci sono reazioni che avvengono spontaneamente in una direzione e non in quella opposta, semplicemente perchè sono più probabili ed allo stesso tempo estremamente improbabili le loro inverse. 
A livello macroscopico e materiale il trascorrere del tempo è solo questo, il passaggio da uno stato ad un altro. Cosa è una macchina del tempo? Se volessimo fare un esperimento mentale potrebbe essere semplicemente uno strumento capace di ordinare gli atomi nella precisa posizione che avevano in un tempo passato x. Se mettessimo tutto "in ordine" come si trovavano 10 anni fa tutti gli atomi della Terra, da quelli che componevano i nostri corpi a quelli delle piante a quelli del mare e fino a quelli della crosta terrestre, annullando così tutte le trasformazioni chimiche, termodinamiche e fisiche avvenute in questi 10 anni in un istante, cosa percepiremmo, se non l'essere tornati indietro di 10 anni, perfino la nostra coscienza  sarebbe quella di 10 anni fa, non avremmo neanche memoria di cosa è avvenuto in questi 10 anni perchè i nostri cervelli non avrebbero più neanche le connessioni sinaptiche dove questi ricordi risiedono. 
E così possiamo ipotizzare perchè il tempo trascorre più lentamente fino a fermarsi se andiamo alla velocità della luce o se ci troviamo vicino ad enormi masse gravitazionali, semplicemente a quelle condizioni fisiche le particelle non possono più interagire con la stessa velocità con cui lo fanno qui sulla terra, abbiamo osservato e misurato bene questo fenomeno con degli orologi atomici, ma ancora non capiamo a pieno perché succede questo.
Alla luce di queste evidenze possiamo dire che il tempo non esiste, non è una frase ad effetto è proprio così! Esiste soltanto la percezione che noi abbiamo del tempo ma non esiste un "trascorrere" esistono solo le trasformazioni che seguono leggi della natura che comprendiamo bene. A livello spirituale e filosofico come dobbiamo accogliere nella nostra vita questa verità, conquista altissima della scienza e del nostro intelletto ma che in un modo più celato ci era già stata data da uomini illuminati e totalmente consapevoli già migliaia di anni fa?

Se guardo la pietà di Michelangelo
Mi accorgo che ci sta una dimensione più 
profonda dello stare nel pianeta
E il tempo che si spreca non ritorna
La pizza che si inforna
Non può ritornare cruda
A meno che tu escluda
La linearità del tempo
E veda l'universo come un tondo
Dove la cima corrisponde al fondo
              
                                 Jovanotti - Capo Horn

venerdì 13 dicembre 2019

Arrival

Arrival immagina come potrebbe essere il primo contatto con una civiltà intelligente.
Finalmente qualcuno, lo scrittore di fantascienza Ted Chiang e il bravo regista canadese Denis Villeneuve che ha saputo tradurre in immagini, raccontano di alieni non ostili non antropomorfi e non opportunisti o sfruttatori di qualche risorsa. E' proprio vero che quando immaginiamo qualcosa tendenzialmente proiettiamo noi stessi, tutte le nostre ansie e insicurezze e la nostra impostazione mentale, e non ci vuole molto a capire che violenza, attaccamento al profitto e alle ricchezze ci fanno immaginare un universo popolato da civiltà meschine e piccole come la nostra.
Il film è incentrato sull'incomunicabilità ed è ovvio che sarà così, se mai succederà. Abbiamo immaginato degli alieni talmente evoluti da riuscire subito a comunicare con noi, pensiamo agli animali più intelligenti, pensiamo ai delfini, come potremmo mai parlare con loro, come facciamo a chiedere cosa vorrebbero da noi? Coi delfini potremmo avere molto in comune, sono dei mammiferi, non siamo lontanissimi nel grande albero dell'evoluzione, ha gli stessi sensi nostri, vista, udito se ci impegnassimo dopo anni sapremmo stabilire una qualche forma di comunicazione, forse nei delfinari si fa già non certo discorsi complessi o domande esistenziali. Facciamo un passo oltre e pensiamo ai polpi che dimostrano una grande intelligenza pur nella semplicità della loro biologia. Come potremmo "dirgli" delle cose? In questo caso la distanza che ci separa è molta, hanno solo la vista in comune con i nostri sensi, probabilmente non hanno l'udito, ma avranno altri sensi che ancora non riusciamo a capire, ed è fondamentale capire cosa e come percepiscono la realtà per "aprire" un canale di comunicazione. Andiamo oltre e pensiamo ad una creatura che non fa parte di questo pianeta, si è evoluta a condizioni enormemente diverse, altre temperature, altre pressioni atmosferiche, altra composizione chimica, altre risorse vitali, organi di senso che non possiamo neanche immaginare. In che ordine di grandezza sono i loro corpi, sono individui unici e separati o forme di vita collettive? Cosa percepiscono e come, cosa emettono, onde sonore, energia, e sotto che forma? Luce, onde radio, raggi x, come interagiscono con la realtà, si muovono e in che modo. Facendoci queste legittime domande, capiamo subito che l'alieno antropomorfo con una testa con occhi, naso orecchie e bocca e 4 arti è quanto di più incredibile potremmo mai trovare per il semplice fatto che è inverosimile che la vita abbia trovato le stesse soluzioni su pianeti estremamente diversi dalla Terra.
Una linguista e un fisico ci mettono mesi per stabilire un contatto, scartato il canale sonoro per il semplice fatto che dopo enormi sforzi non c'è nessum modo di trovare un significato nei suoni che emettono, e noi e i nostri computer interpretiamo quelle onde sonore semplicemente come rumore. Si passa al canale visivo. La linguista scrive il suo nome sulla lavagna e i due alieni confinati in un'ambiente che verosimilmente contiene le loro condizioni ambientali disegnano sulla parete dei simboli circolari, è la prima incomprensibile risposta, ma è pur sempre una risposta, una azione interpretabile come reazione allo stimolo visivo della scrittura. E' la svolta, da questo momento in poi gli alieni disegneranno cerchi via via sempre più complessi e sempre più numerosi in risposta a quanto scritto e mimato dai due dall'altro lato.
In questo modo i due ricercatori riescono a crearsi un vocabolario di simboli associati alla loro traduzione e interpretazione di ogetti e azioni che gli alieni vedono fare ai due. I simboli che sono immagini nere su bianco possono essere salvate e interpretate da una IA che aiuta poi a ricomporre il messaggio nella loro lingua visualizzandolo su uno schermo. I militari incalzano i due a fare la fatidica domanda che rassicurerebbe il mondo dalle tensioni e paure create dalla loro presenza. Qual'è il vostro scopo? Risposta, "Dare arma". Almeno questa è la prima interpretazione che fa piombare la politica mondiale nella ostilità e in un senso di minaccia da cui sentono di alzare le difese. Ma il messaggio potrebbe anche essere "fornire strumento". E il senso si svela grazie ai pensieri che la linguista avrà man mano che quei simboli diventano sempre più usuali e familiari alla sua mente.
Il nostro cervello è strettamente connesso alla realtà che ci circonda, la rileva la interpreta, certe correnti filosofiche ci insegnano che forse è il nostro stesso cervello, la nostra mente a creare la realtà. E ciò che plasma il nostro cervello è quello che facciamo, quando studiamo intensamente qualcosa il nostro cervello si modifica, si creano letteralmente delle connessioni che prima non c'erano e acquisisce non solo delle nuove funzioni immagazinando esperienze ma espande le sue capacità di interpretazione e di consapevolezza della realtà che lo circonda. E sappiamo bene che la sola realtà "vera" è quella che percepiamo e di cui siamo consapevoli.
"Fornire strumento". Gli alieni sono sulla Terra per donare all'umanità qualcosa che potenzialmente potrebbero già avere ma di cui non sono consapevoli e se ne andranno solo quando si accertano che almeno un essere umano avrà usato questo strumento. Ed è ciò che avviene.

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sabato 23 novembre 2019

La risposta è.... 42!

Ieri dalle 8:30 alle 10:30 ho seguito fisica, re-imparando che un corpo che procede contro un altro trasferisce parte della sua velocità al corpo che impatta, questo perchè la quantità di moto "P" = Massa x Velocità rimane costante prima e dopo l'urto. Se l'urto è elastico e se hanno la stessa massa lui si fermerà del tutto donano per intero la sua velocità al secondo corpo.
Dalle 10:30 alle 11:00 ho cercato di capire con un collega come misurare correttamente la propagazione degli errori nelle misure indirette, se faccio un errore di misura su 3 lunghezze quanto sarà sbagliata la misura del volume? E di quanto sbaglio la densità se divido massa su volume?
Dalle 11:00 alle 13:00 Analisi Matematica, con molta fatica ho capito che si possono studiare i limiti delle funzioni continue partendo dallo studio della controimmagine f elevato a -1
Dalle 15:00 alle 17:30 un corso di gravità quantistica tenuta da un ex studente della mia facolta di Fisica di Palermo ma specializzatosi a Bologna, allievo di Carlo Rovelli ma che adesso è all'università della California per il post dottorato in fisica teorica. Ho capito due cose, che la teoria delle stringhe può essere definita solo come una speculazione (un modo elegante per dire spazzatura). Che per spostare i limiti della nostra conoscenza non dobbiamo inventarci nulla ma proseguire sul nostro modello ben solido e ben dimostrato. Ho capito anche che i Fisici sono delle persone umili specie i docenti; mi ha fatto una certa impressione vedere gente che superati i 50 ritorna sui banchi accanto a me che sono al primo anno e quando colui che tiene la lezione è stato un loro studente di trentanni più giovane.
Dalle 18:00 alle 19:30 ho avuto il privilegio assieme a poche altre decine di altre persone di ascoltare Giovanni Allevi raccontarsi riguardo all'ultimo album, con che tenerezza parlava della sua vita, di scale pentafoniche cinesi come strumento per scrivere delle melodie che infondono serenità in chi le ascolta. E di quando in Giappone ha rischiato consapevolmente il distacco irreversibile della retina pur di finire l'ultimo pezzo del concerto che stava tenendo, diventando un eroe in quella nazione.
Dalle 21:00 alle 23:00 la terza lezione di un corso di base di astronomia il cui tema erano gli esopianeti. Ho scoperto che già oggi ci sono 160 possibilità che esista un pianeta come la Terra su un totale di circa 7.000 altri già scoperti ma che le ipotesi più realistiche parlano di 170 miliardi di pianeti solo nella nostra galassia. Ho capito che se un giorno diventerò astrofisico voglio dare il mio contributo nella ricerca di possibili marker biologici nelle atmosfere degli esopianeti, per quella data avremo già strumenti adatti a fare queste osservazione per il momento uno studio del genere resta fuori dalla nostra portata tecnologica.
E niente già così fa ridere rileggere che sono stato 10h : 30min seduto ad ascoltare qualcuno parlare! Ma volevo scriverlo, per ricordarmelo in futuro quanta bellezza ci sia nella Fisica anche solo nella meccanica classica che descrive una cosa semplice come il movimento dei corpi e quanti confronti e spunti fornisce lo studio di questa Fisica così "elementare" con le dinamiche relazionali fra due persone. Quanta eleganza ci può essere nella matematica e come lo studio di funzione riesca a descriverne le caratteristiche di un oggetto matematico come se fosse un paesaggio naturale. Quanta forza ha la nostra specie a perseverare con tentativi incessanti per cercare di spostare questo muro solido e impenetrabile che sono i limiti della nostra conoscenza. Non ci arrediamo mai, da oltre 100 anni osserviamo fenomeni inspiegabili e c'è gente che dedica la propria intera vita per venirne a capo, e saremo lì ancora e ancora finchè non avremo una risposta. E chissà se potrò mettere una virgola in questo discorso che stiamo facendo, anch'io qui fiero e deciso a spingere insensatamente questo muro; portare avanti idee su come fare e condividerle per dimostrare una semplice verità: La vita è ovunque. Non so se basterà il tempo a mia disposizione per averne le prove ma dobbiamo farlo, lo stiamo già facendo, tutti gli strumenti che stiamo lanciando nello spazio dai rover marziani ai prossimi telescopi spaziali servono a rispondere ad una domanda che interiormente ha già avuto risposta. E infine ho capito che un'arte come la musica ha una connessione profondissima con tutto ciò, perchè racconta sempre la meraviglia dell'uomo davanti al mistero e questo senso di unione con il creato.
La vita, l'universo e tutto quanto.