sabato 23 novembre 2019

La risposta è.... 42!

Ieri dalle 8:30 alle 10:30 ho seguito fisica, re-imparando che un corpo che procede contro un altro trasferisce parte della sua velocità al corpo che impatta, questo perchè la quantità di moto "P" = Massa x Velocità rimane costante prima e dopo l'urto. Se l'urto è elastico e se hanno la stessa massa lui si fermerà del tutto donano per intero la sua velocità al secondo corpo.
Dalle 10:30 alle 11:00 ho cercato di capire con un collega come misurare correttamente la propagazione degli errori nelle misure indirette, se faccio un errore di misura su 3 lunghezze quanto sarà sbagliata la misura del volume? E di quanto sbaglio la densità se divido massa su volume?
Dalle 11:00 alle 13:00 Analisi Matematica, con molta fatica ho capito che si possono studiare i limiti delle funzioni continue partendo dallo studio della controimmagine f elevato a -1
Dalle 15:00 alle 17:30 un corso di gravità quantistica tenuta da un ex studente della mia facolta di Fisica di Palermo ma specializzatosi a Bologna, allievo di Carlo Rovelli ma che adesso è all'università della California per il post dottorato in fisica teorica. Ho capito due cose, che la teoria delle stringhe può essere definita solo come una speculazione (un modo elegante per dire spazzatura). Che per spostare i limiti della nostra conoscenza non dobbiamo inventarci nulla ma proseguire sul nostro modello ben solido e ben dimostrato. Ho capito anche che i Fisici sono delle persone umili specie i docenti; mi ha fatto una certa impressione vedere gente che superati i 50 ritorna sui banchi accanto a me che sono al primo anno e quando colui che tiene la lezione è stato un loro studente di trentanni più giovane.
Dalle 18:00 alle 19:30 ho avuto il privilegio assieme a poche altre decine di altre persone di ascoltare Giovanni Allevi raccontarsi riguardo all'ultimo album, con che tenerezza parlava della sua vita, di scale pentafoniche cinesi come strumento per scrivere delle melodie che infondono serenità in chi le ascolta. E di quando in Giappone ha rischiato consapevolmente il distacco irreversibile della retina pur di finire l'ultimo pezzo del concerto che stava tenendo, diventando un eroe in quella nazione.
Dalle 21:00 alle 23:00 la terza lezione di un corso di base di astronomia il cui tema erano gli esopianeti. Ho scoperto che già oggi ci sono 160 possibilità che esista un pianeta come la Terra su un totale di circa 7.000 altri già scoperti ma che le ipotesi più realistiche parlano di 170 miliardi di pianeti solo nella nostra galassia. Ho capito che se un giorno diventerò astrofisico voglio dare il mio contributo nella ricerca di possibili marker biologici nelle atmosfere degli esopianeti, per quella data avremo già strumenti adatti a fare queste osservazione per il momento uno studio del genere resta fuori dalla nostra portata tecnologica.
E niente già così fa ridere rileggere che sono stato 10h : 30min seduto ad ascoltare qualcuno parlare! Ma volevo scriverlo, per ricordarmelo in futuro quanta bellezza ci sia nella Fisica anche solo nella meccanica classica che descrive una cosa semplice come il movimento dei corpi e quanti confronti e spunti fornisce lo studio di questa Fisica così "elementare" con le dinamiche relazionali fra due persone. Quanta eleganza ci può essere nella matematica e come lo studio di funzione riesca a descriverne le caratteristiche di un oggetto matematico come se fosse un paesaggio naturale. Quanta forza ha la nostra specie a perseverare con tentativi incessanti per cercare di spostare questo muro solido e impenetrabile che sono i limiti della nostra conoscenza. Non ci arrediamo mai, da oltre 100 anni osserviamo fenomeni inspiegabili e c'è gente che dedica la propria intera vita per venirne a capo, e saremo lì ancora e ancora finchè non avremo una risposta. E chissà se potrò mettere una virgola in questo discorso che stiamo facendo, anch'io qui fiero e deciso a spingere insensatamente questo muro; portare avanti idee su come fare e condividerle per dimostrare una semplice verità: La vita è ovunque. Non so se basterà il tempo a mia disposizione per averne le prove ma dobbiamo farlo, lo stiamo già facendo, tutti gli strumenti che stiamo lanciando nello spazio dai rover marziani ai prossimi telescopi spaziali servono a rispondere ad una domanda che interiormente ha già avuto risposta. E infine ho capito che un'arte come la musica ha una connessione profondissima con tutto ciò, perchè racconta sempre la meraviglia dell'uomo davanti al mistero e questo senso di unione con il creato.
La vita, l'universo e tutto quanto.