mercoledì 29 novembre 2006

Red Bull Air Race World Series

L'aereo è l'unico mezzo che ti da la concreta illusione di portarti in qualunque punto dello spazio quasi alla velocità del pensiero. Nessun movimento è impossibile, l'unico limite è il tuo corpo che può avere qualcosa da obbiettare ai cambiamenti di direzione estremi, questo perchè c'è la gravità che anche se la si batte continua a fare il suo mestiere e una cosa è vincerla con un voletto tranquillo facendo un 1 pari, un'altra è stravincerla 9 a 1 strapazzando il mezzo e tutto con quello che contiene.
+9 gravità vuol dire che il tuo corpo ha un peso per nove volte quello che ha quando stai fermo, i muscoli del collo non sono adatti a tenere dritta una testa di circa 130 kg e il cuore non ha la forza di tirare su il sangue che rimane bloccato alle gambe. Sulle montagne russe si arriva a +3 gravità e non c'è da preoccuparsi se non sei cardiopatico, a 9g si rischia un po' ma sembra molto più divertente.
Guarda questi qui.






sabato 25 novembre 2006

Non luogo

Il vento che fruscia le foglie

mescola il verde all'azzurro

mescola pensieri

(di certo non miei)

Io, Foglie, Vento.

La mente placa il suo tormento,

smetto di interpretare il tuo gesto

smetto di interpretare

smetto.




venerdì 24 novembre 2006

Le cose che saranno

Si spendono un sacco energie per prevedere/pianificare il futuro, pensa al meteo. A che serve? A un contadino potrebbe servire sapere quando pioverà, se dovessi andare in mare pure, ma a tutti gli altri cosa gli cambia? La differenza è se portarmi l'ombrello o meno, tutto qui? Pensa agli oroscopi, a quante persone senza ammetterlo ci credono veramente e si comportano in base a quello che sentono dirsi. E quando sono io a scrivere il mio oroscopo cercando di interpretare non le stelle ma certi eventi della vita? Mi capita ogni tanto: se questa cosa mi va male allora vorra dire che... cosa? Quante previsioni puntualmente disattese quante situazioni inaspettate... nessuna certezza, mai avuta! Neanche con le cose che ci sembrano più scontate. Ho pensato all'evento più prevedibile e a quante situazioni potrebbero andargli contro. Basta non dimenticare che se riesco a fare quello che avevo programmato non è soltanto merito mio.

lunedì 20 novembre 2006

Tutto il presente minuto per minuto

Ho guardato l'orologio sul muro e mi sono stranizzato che la lancetta dei secondi era ferma. Pila scarica? Sicuramente no, mi avvicinerò voglio vedere se spostando i minuti riparte, ma in quell'istante succede, i secondi riprendono. La mia meraviglia è stata quella di vedere che non era affatto fermo, i secondi camminavano come sempre. E' successo che quando i miei occhi si sono posati sul quadrante, la lancetta era appena scattata e la mente ha avuto un intero secondo per osservarla ferma, chiedersi la causa pensare di risolvere e accorgersi che era tutto normale vedendola ripartire. Un secondo è un tempo sufficente per pensare tutte quelle cose. Immagina che succede in 5 minuti o in un ora o un giorno. Un flusso ininterrotto che sembra più intenso quando ci stiamo annoianto ma che è sempre presente, le conseguenze?
Non vediamo quello che guardiamo ma quello che pensiamo di guardare. L'orologio era in movimento e come fa sempre tra uno scatto e l'altro la lancetta sembra ferma ma la mente sempre lì a valutare il perchè e il per come, se non lo faceva e aveva la pazienza di osservare la realtà così com'è senza aggiungere altro non arrivava alla conclusione sbagliata che l'oroligio era fermo.
E così in molte altre occasioni in cui l'idea che abbiamo della realtà è ben diversa dalla stessa, per il semplice fatto che continuamente interpretiamo, rielaboliamo e facciamo previsioni spesso sbagliate.


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sabato 18 novembre 2006

Fantasmi dal passato

Dal barbiere un cliente in attesa, posa lo sguardo su una fotografia in bianco e nero in cui si vedeva il barbiere prendere un premio, sembra soltanto una pergamena.
- Quanti anni avevi qui Totò?
Il barbiere fiero, risponde che aveva 27 anni e inizia a raccontare in maniera dettagliata quella esperienza indimenticabile di quando aveva partecipato a quel concorso nazionale di bellezza. Nel suo racconto tutto era piacevole, l'albergo era quanto due campi di calcio, i pasti puntuali e prelibati, i suoi colleghi lo rispettavano e la città, Taormina, era stupenda e piena di gente.
- E hai vinto? Gli chiede il cliente.
- No, il mio modello è arrivato solo secondo.
- Neanche una medaglia.
Aggiunge dopo qualche secondo con tono stizzito.
Non ho mai capito bene per quale meccanismo masochista i nostri ricordi eccetto lutti e separazioni dopo qualche anno cominciano a tendere sul gradevole. Una opportunità sprecata che ai tempi sicuramente non è stata affatto piacevole da vivere per un giovane con una grande aspettativa, viene quasi rimossa per lasciare posto ai lati positivi della vicenda, che alla fin fine sono soltanto dei dettagli. E' la nostra mente che non sopporta l'idea di avere sofferto e cerca in tutti i modi di zuccherare il passato? La conseguenza estrema è che alla lunga tutto quello che vogliamo si trova nel passato e questo di certo non aiuta. Eppure non è difficile capire che le uniche cose reali sono quelle che stiamo vivendo in questo istante, il passato esiste solo nella nostra mente, non c'è niente di reale non sono reali le persone, ne' i luoghi ne' le situazioni, possiamo solo portarci dietro la loro impronta catturata da qualche foto ingiallita.






martedì 14 novembre 2006

Ricompensa

Diversi anni fa ho visto una ragazza farsi in quattro per insegnare la grammatica ad un bambino, non era bellissima ma per quello che faceva ai miei occhi era stupenda. Lo faceva con passione, a volte vedevi la sua fatica in quei momenti di sconforto quando pensava di non riuscire nell'intento. Sulle prime non capivo perchè non si comportava come tutte le sue coetanee, vanitose ed egoiste che stavano lì, approfittando dell'occasione nella speranza di accalappiarsi il malcapitato di turno. Gli chiedo chi te lo fa fare e mantenendosi sul vago fa il sorriso imbarazzato di chi riceve un elogio credendo di non meritarlo. Io non so se a casa non aveva niente di meglio da fare, se glielo aveva imposto qualcuno o se voleva dimostrare a se stessa quanto era brava a sacrificare il suo tempo per dei bimbi bisognosi che neanche conosceva. Ma qualunque motivo non sminuisce in nessun modo il valore di quello che stava facendo.
Vedi un campo pieno di fiori bellissimi e ti chiedi chi glielo fa fare alle piante sprecare tante energie per regalarci tutti quei colori senza chiederci nulla in cambio. Poi scopri che, gli sfruttatori di insetti, hanno il loro bel tornaconto; ma a questo punto chi di noi ha il coraggio di stare lì a rimuginare che in realtà non li fanno per fare un piacere a noi?
Il suo tornaconto era dietro quel sorriso, il significato l'ho scoperto quando iniziai ad imitarla... e da quel giorno per me sono cominciate a succedere cose molto interessanti.



sabato 11 novembre 2006

Sicilia sveglia

La spiaggia
sprecata e silenziosa
si gode la sua acqua.
Alle otto di mattina
la costa tutta
è un piede sensuale di ragazza
che scivola cautamente in acqua.
Otto di mattina:
dall'orizzonte la foschia
sfuoca profili di montagne
ora lontanissime e azzurre.
Mi circondano gli assenti,
vittime per niente innocenti
detenuti dei loro pensieri
che si perdono lo spettacolo.
La gioia dell'egoista
che riceve un regalo esclusivo
mi esalta.


venerdì 10 novembre 2006

Nodi

Quando viaggiavo tutti i giorni in treno incontravo ogni mattina più o meno le solite persone. Per mezz'ora stavo seduto lì assieme ai loro sguardi, le loro letture, i loro conoscenti e le loro storie. Arrivato a destinazione trascrorrevo dalle 4 alle 5 ore assieme ad altre persone con cui avevo un rapporto spesso non idilliaco. Adesso mi capita di ripensare a quelle facce che mascheravano delle vite simili alla mia e per un breve tratto parallele alla mia e devo ammettere che non mi dispiacerebbe avere loro notizie o stargli ancora una volta accanto.
E' una cosa che mi fa capire come sono forti gli effetti della vicinanza fisica, costante e prolungata, di due o più persone che potrebbero anche non dirsi niente o non avere particolari affinità. E' come se ogni giorno ci stringiamo a chi ci sta accanto annodandoci con dei fili sottili che poco a poco diventano lacci, corde e poi catene. Chi considera una prova d'amore la nostalgia che avverte quando è lontano dalla sua amata non fa un buon affare; che dovremmo pensare del legame che si crea tra un sequestrato e il suo sequestratore? Oggi pomeriggio alle due e mezza perché mi dovrebbe importare di sapere che fine hanno fatto? Io non ho provato affetto nei loro confronti quando mi erano accanto... e allora?


mercoledì 8 novembre 2006

Indizio n.1 (Biologia molecolare - Evoluzionismo)

Darwin è morto. Evviva Darwin

La trascrizione del DNA serve alla cellula per "estrapolare" da quella enorme libreria che è il codice genetico, una sola informazione quando serve (espressione di un solo gene) è un processo compiuto da un grosso complesso enzimatico fatto da decine di singoli fattori che interagendo fra di loro si autoregolano ma sono anche capaci di "stare agli ordini" della cellula che in qualunque momento potrebbe comandare di accelerare, rallentare o anche concludere lì la trascrizione. Ognuna di queste subunità è in realtà una proteina la cui minima variazione nella forma può inficiare la funzione dell'intero complesso. Le proteine sono fatte di amminoacidi e spesso basta togliere, aggiungere o cambiare uno solo di essi in un punto particolarmente significativo per far perdere alla proteina la sua funzione (come avviene nell'anemia falciforme). In tal caso basta mutare una sola lettera del gene in cui ci sono scritte tutte le informazioni per la costruizione di quella proteina per danneggiarla irrimediabilmente. Le mutazioni sfavorevoli sono quindi molto probabili. Per fare un paragone immagina cosa succede a una colonna di mattoni pogiati l'uni sugli altri se gli lanciamo su un altro mattone, ci sono più probabilità che la colonna cada anzicchè crescere di un po' perchè è più facile che quello che hai lanciato faccia perdere definitivamente l'equilibrio all'intera colonna piuttosto che questa assuma un nuovo equilibrio. Allo stesso modo le mutazioni favorevoli ai fini evolutivi e cioè quelle che danno un notevole vantaggio all'individuo che le porta, sono nettamente più rare. Innanzitutto tale vantaggio deve ripercuotersi sulla lunghezza della vita media e quindi su un incremento della probabilità di accoppiamento dell'individuo che le porta su tutti gli altri. Secondo dovrebbe avvenire solo e soltanto in una cellula della linea germinale (quelle da cui matureranno ovuli e spermatozoi). Terzo deve coninvolgere solo determinate lettere, mentre in altre una variazione sarebbe ininfluente (questo perchè nel codone, solo le prime due lettere sono significative) quarto deve passare inosservata a tutti i sistemi di correzione/riparazione che la cellula mette in atto contro tutte le mutazioni del codice genetico siano esse positive che negative. In realtà è difficile che una mutazione già così rara dia un vataggio significativo a una proteina e tanto meno che questa proteina o enzima più efficiente produca un vantaggio evolutivamente interessante all'intero organismo. Che probabilità ci sono che avvenga casualmente un singolo evento mutante così complesso? E se aggiungiamo che una mutazione così complessa e rara non darebbe alcun vantaggio se non ne avvenissero contemporaneamente altre anche in una seconda o terza proteina con cui la prima ha bisogno di interagire per svolgere il suo compito? Gli evoluzionisti "integralisti" mi dicono che in 3,5 miliardi di anni c'è tutto il tempo che serve per tirare i dadi (aspettare una mutazione favorevole) e ottenere tutte le forme di vita complesse e perfette come le conosciamo adesso. Potrei essere daccordo se la vita fosse unicellulare inquanto il tutto sarebbe più rapido e semplice ma per gli organismi pluricellulari che fra l'altro sono quelli più recenti e quindi hanno avuto meno tempo "per giocare a dadi" come giustifichiamo una tale efficienza di tutti i processi metabolici, per non parlare delle infinite interazioni cellula-cellula che avvengono all'interno di un singolo organismo? Potrei aggiungere altre due o tre considerazioni che ridurrebbero enormemente le probabilità che ciò avvenga ma a questo punto mi chiedo quanto ci vuole per declassare un evento da altamente improbabile a impossibile. E poi se c'era una possibilità su 9 elevato alla centesima mi si dice: E bhe, che c'è di strano? Ci è andata bene! Del resto se si fosse verificata una di quelle 9.000.000.000 (e altri 91 zeri!) possibilità sfavorevoli non saremmo qui a parlarne!

Provo a spiegare
RasMol (454kb)
Perfezione/Bellezza

lunedì 6 novembre 2006

La scelta dei tempi (mia?)

Agli scacchi la vittoria si pianifica fin dalle prime mosse, alcuni si siedono con un piano preciso in mente, altri hanno delle aperture di gioco preferite a cui restano fedeli per sempre. Fatto sta che quasi tutte le volte che le cose si mettono male per me (e non solo nel gioco) penso alle mosse che non ho fatto e che adesso non posso più fare o che pur facendole non sarebbero così utili.
In realtà non ho grandi rimpianti ma penso spesso a che direzione avrebbe preso la mia vita se avessi detto o fatto alcune cose in un preciso momento e non dopo.
E' stato un caso?
...segui il coniglio bianco.



Re Shiram e la sua promessa
Vuoi giocare con me?

domenica 5 novembre 2006

Le persone supersoniche

Se un oggetto che fa rumore viaggia a una velocità più alta di quella del suono, (circa 1.300 Km/h a livello del mare) questo a un certo punto supera il suo stesso suono. Il risultato è che ti vedi passare davanti 'sto bestione in perfetto silenzio come se l'aria violata non avesse manco il tempo di protestare; ed è quando si trova già lontano che senti nello stomaco l'insopportabile fracasso dei reattori che lo hanno spinto.
A me capita con le persone, quelle che a cui permetto di violare la mia vita a una velocità tale che manco ho il tempo di vedere bene che faccia hanno è quando non sono più sotto i miei occhi che producono purtroppo gli stessi effetti deleteri, allo stomaco e non solo.



Barriera del suono
Altre foto

sabato 4 novembre 2006

Mi diverto solo se...

...incontro gente visionaria che inventa mondi per poi dirti: prego accomodati, fatti un giro. FF7, Ico, Cent'anni di solitudine, Divina commedia, Star Trek.... sento già le risate di un mio amico e di tutti quelli che si scandalizzano nel sentire accostati due capolavori della letteratura a due videogiochi e a una saga di fantascienza. E' una provocazione che ha la pretesa di elevare i videogiochi (solo alcuni) al grado di opere d'arte o almeno a quel nostro schemino mentale a cui diamo questo nome. E' quello che fa una persona quando vuole farsi conoscere ed è l'invito che rivolgo a te: entra pure e fatti un giro sul mio pianetino!



ps: Un grazie sentito agli U.C.S. che hanno ispirato il titolo di questo post e... onore, onore ai di-ffi-dati! ;)

Final Fantasy 7

Ico
Cent'anni di solitudine
Divina CommediaStar Trek

venerdì 3 novembre 2006

Punti interrogativi

Uffa... perchè faccio questo e perchè non quello, perchè scrivo questo e perchè non quest'altro, come diceva una canzone "dico quello che penso e faccio quello che dico" ma io sempre lì ad aggiungere: Si ma perchè!? Cosa mi spinge a fare una scelta? Basta dire: va fatta, mi sento di farla?!? Continuo a credere che è giusto esaminare a fondo le motivazioni di ogni nostra azione ma farsi certe paranoie per ogni minima cosa non penso sia tanto salutare, è una intuizione che ho avuto in questi due giorni che mi sono interrogato sul perchè aprire questo blog ora ho la risposta: mi va!

Max Gazzè
Testo

mercoledì 1 novembre 2006

Si comincia!

E' da qualche mesetto che mi gira questa idea di aprire un blog tutto mio, ne ho frequentati parecchi, forse non tanto assiduamente ma mi capita di visitare ogni tanto quelli di amici che non sento da tempo per vedere se sono ancora vivi e se lo sono come se la passano.
Mi chiedo che cosa mi spinge a farlo, per rispondere mi pare ovvio partire dalle persone a cui lo vorrei far conoscere...