venerdì 18 maggio 2007

Zucche vuote

Qualche tempo fa ho letto una metafora che mi ha fatto molto riflettere; diceva che la realtà che ci circonda è solo la proiezione della luce di una candela posta all'interno di una zucca vuota. Si potrebbero dare due tipi di interpretazione, la prima ha a che fare col cognitivismo, una disciplina che studia come si forma la conoscenza e coscienza di se stessi e del mondo che ci circonda. Se è vero che i nostri sensi ci ingannano, basta pensare alle illusioni ottiche, allora non possiamo avere la presunzione di conoscere esattamente cosa ci sia "là fuori", cosa stimola in realtà i nostri sensi. Detto ciò si potrebbe arriva a pensare che la nostra mente, la candela, produce una luce, il pensiero, che filtrata dai nostri sensi, la zucca, poi produce la realtà come la conosciamo; nient'altro che quel gioco di luci ed ombre che poi si proietta sui muri. Ma è una interpretazione fin troppo filosofica ed astratta per i miei gusti e a questa ne preferisco un'altra molto più concreta.
La mente produce il pensiero e questo produce la realtà, è un concetto molto facile da osservare, quasi banale se ci riferiamo al pensiero creativo. Immagina il mondo interiore di un artista, immagina cosa poteva passare per la testa di Van Gogh, nella sua vita ha imparato a dipingere ed è riuscito ha trasformare i suoi pensieri in realtà, una realtà concreta fatta di colori e figure su una tela che chiunque può osservare, lo può fare in maniera distratta con uno sguardo superficiale oppure può contemplarla per ore magari lasciando che quell'immagine trasmetta delle emozioni forse simili a quelle che ha provato l'autore quando soddisfatto si è reso conto d'aver tirato fuori quello che aveva in mente. Immagina in che modo l'opera di uno scultore può colpire i nostri sensi; la vista e il tatto, farsi catturare da un' opera d'arte vuol dire interagire con quei pensieri di un'altra persona che si sono trasformati in realtà.
Ma non vale solo per l'arte, chiunque abbia pensato di realizzare un ponte, piantare un albero, iniziare a scrivere un blog, corteggiare una ragazza; proiettando quei pensieri al di fuori della sua mente forse adesso li ha resi così concreti che ha dato la possibilità ad altri uomini di attraversare un fiume, godersi l'ombra di un grandissimo bosco, condividere le proprie emozioni con milioni di persone e far intenerire dei passanti di alla vista di un bambino che muove i suoi primi incerti passi sotto lo sguardo amorevole di sua madre.



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