sabato 30 dicembre 2006

Sbatti il mostro sul patibolo

Nel 1786 esattamente 220 anni fa il nostro paese non ancora unito nella persona del Gran Duca di Toscana aboliva definitivamente la pena capitale, qualche anno prima la stessa cosa succedeva in Francia e così anche in Gran Bretagna, Spagna e in tutte le attuali democrazie europee che, escluse le parentesi dittatoriali, abolirono questa condanna dai loro codici penali non meno di 200 anni fa. Sono scelte dettate anche dalla sensibilità dei propri cittadini, tant'è che attualmente tutti i sondaggi sia a livello nazionale che europeo indicano un 80% della popolazione contraria alla pena di morte.
Qualche anno fa ci si innoridiva davanti alla tv con i filmati dei terroristi che sgozzano poveri civili sequestrati a seguito di farneticanti proclami ad Allah, ma quello che allora non fu chiaro era che l'orrore, uguale in ogni parte del mondo, aveva in realtà motivazioni ben diverse. Alcuni avevano visto dei cattivi uccidere un buono, ad altri dava fastidio la brutalità dei modi ma sotto sotto condividevano l'azione, poi c'era chi inorridiva per aver assistito all'ennesima follia omicida compiuta da uomo su un suo simile, azione che è un vanto esclusivo della nostra specie. Se noi europei siamo capaci di distinguerci dal mondo intero ancora cieco di fronte alla profonda ingiustizia ed inutilità che si nasconde dietro un gesto di vendetta forse, oltre ad essere fieri si potrebbe ben sperare di diventare esempio per tutti affinchè in futuro anche altri acquisiscano la nostra sensibilità e il rispetto nei confronti della vita.
Ma fino a quel giorno dovremmo sforzarci di sopportare assassini che si sentono umani solo per aver usato un cappio anzicchè un coltello e che si credono autorizzati da Dio a togliere la vita al cattivo di turno; frattanto c'è chi dorme serenamente nel suo ranch quando questo succede e c'è chi torna a casa soddisfatto d'aver assistito ad un emozionante spettacolo.


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