domenica 10 dicembre 2006

Quart'ultimo giorno

Sei ore dopo l'ultimo pasto l'organismo non malnutrito inizia a terminare le sue scorte di energia ricavate dal cibo assorbito nell'ultima digestione (per lo più sotto forma di glucosio carboidrati e trigliceridi). A 10 ore la senzazione di stomaco vuoto comincia a farsi seria, iniziano i primi crampi all'addome causati dai succhi gastrici che per riflesso condizionato si producono al solo pensiero del cibo.
Già a 14 ore quando i livelli di glucosio nel sangue scendono sotto una soglia di guardia tale da creare potenziali problemi al cervello, l'organismo mette in atto attraverso un segnalatore rilasciato dal pancreas (glucagone) dei meccanismi per far risalire nuovamente il glucosio. Questi prevedono il rilascio delle riserve energetiche accumulate in fase di buona alimentazione, comincia lo scioglimento del glicogeno epatico (glicogenolisi) e ovviamente il blocco totale del processo inverso ovvero la sintesi di grassi e glicogeno che farebbe scendere ulteriormente la quantità di glucosio disponibile. I muscoli cominciano a minimizzare il loro consumo e questo vuol dire che in questa fase è impossibile fare eccessivi sforzi che indurrebbero una grave crisi ipoglicemica. Tutto ciò fa sì che la sensazione di fame si attenua lievemente ma questo basterà fino alle successive 6-10 ore a seconda di quanto abbondante e ricco di zuccheri è stato l'ultimo pasto.


Obbiettivi falliti


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