mercoledì 8 novembre 2006

Indizio n.1 (Biologia molecolare - Evoluzionismo)

Darwin è morto. Evviva Darwin

La trascrizione del DNA serve alla cellula per "estrapolare" da quella enorme libreria che è il codice genetico, una sola informazione quando serve (espressione di un solo gene) è un processo compiuto da un grosso complesso enzimatico fatto da decine di singoli fattori che interagendo fra di loro si autoregolano ma sono anche capaci di "stare agli ordini" della cellula che in qualunque momento potrebbe comandare di accelerare, rallentare o anche concludere lì la trascrizione. Ognuna di queste subunità è in realtà una proteina la cui minima variazione nella forma può inficiare la funzione dell'intero complesso. Le proteine sono fatte di amminoacidi e spesso basta togliere, aggiungere o cambiare uno solo di essi in un punto particolarmente significativo per far perdere alla proteina la sua funzione (come avviene nell'anemia falciforme). In tal caso basta mutare una sola lettera del gene in cui ci sono scritte tutte le informazioni per la costruizione di quella proteina per danneggiarla irrimediabilmente. Le mutazioni sfavorevoli sono quindi molto probabili. Per fare un paragone immagina cosa succede a una colonna di mattoni pogiati l'uni sugli altri se gli lanciamo su un altro mattone, ci sono più probabilità che la colonna cada anzicchè crescere di un po' perchè è più facile che quello che hai lanciato faccia perdere definitivamente l'equilibrio all'intera colonna piuttosto che questa assuma un nuovo equilibrio. Allo stesso modo le mutazioni favorevoli ai fini evolutivi e cioè quelle che danno un notevole vantaggio all'individuo che le porta, sono nettamente più rare. Innanzitutto tale vantaggio deve ripercuotersi sulla lunghezza della vita media e quindi su un incremento della probabilità di accoppiamento dell'individuo che le porta su tutti gli altri. Secondo dovrebbe avvenire solo e soltanto in una cellula della linea germinale (quelle da cui matureranno ovuli e spermatozoi). Terzo deve coninvolgere solo determinate lettere, mentre in altre una variazione sarebbe ininfluente (questo perchè nel codone, solo le prime due lettere sono significative) quarto deve passare inosservata a tutti i sistemi di correzione/riparazione che la cellula mette in atto contro tutte le mutazioni del codice genetico siano esse positive che negative. In realtà è difficile che una mutazione già così rara dia un vataggio significativo a una proteina e tanto meno che questa proteina o enzima più efficiente produca un vantaggio evolutivamente interessante all'intero organismo. Che probabilità ci sono che avvenga casualmente un singolo evento mutante così complesso? E se aggiungiamo che una mutazione così complessa e rara non darebbe alcun vantaggio se non ne avvenissero contemporaneamente altre anche in una seconda o terza proteina con cui la prima ha bisogno di interagire per svolgere il suo compito? Gli evoluzionisti "integralisti" mi dicono che in 3,5 miliardi di anni c'è tutto il tempo che serve per tirare i dadi (aspettare una mutazione favorevole) e ottenere tutte le forme di vita complesse e perfette come le conosciamo adesso. Potrei essere daccordo se la vita fosse unicellulare inquanto il tutto sarebbe più rapido e semplice ma per gli organismi pluricellulari che fra l'altro sono quelli più recenti e quindi hanno avuto meno tempo "per giocare a dadi" come giustifichiamo una tale efficienza di tutti i processi metabolici, per non parlare delle infinite interazioni cellula-cellula che avvengono all'interno di un singolo organismo? Potrei aggiungere altre due o tre considerazioni che ridurrebbero enormemente le probabilità che ciò avvenga ma a questo punto mi chiedo quanto ci vuole per declassare un evento da altamente improbabile a impossibile. E poi se c'era una possibilità su 9 elevato alla centesima mi si dice: E bhe, che c'è di strano? Ci è andata bene! Del resto se si fosse verificata una di quelle 9.000.000.000 (e altri 91 zeri!) possibilità sfavorevoli non saremmo qui a parlarne!

Provo a spiegare
RasMol (454kb)
Perfezione/Bellezza

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi vorrei soffermare sulla scelta del nome:Tutto è lineare ed essenziale, nei colori e nelle forme,classico , senza suoni di alcun tipo, eppure il titolo è ingannevole...pensi a qualcosa di fantastico, di surreale,qualcosa ke ti faccia ritornare bambino...Segui il coniglio e ti ritrovi davanti qualcosa che ti blocca.. un mondo un po’ freddo per la verità. Tutto cambia appena cominci a leggere, a curiosare tra le righe; le parole sono maestre nell’espressione del nostro animo…ma noi siamo quello ke vogliamo mostrare e alla fine il risultato è raramente finto…
Mi piace come è usata la “parola”: complessa, semplice , ricercata…questi passi sono frutto di una spiccata personalità che a volte manca di fantasia (per i miei gusti, attenzione!)..”..le illusioni aiutano a vivere.”diceva Leopardi…e secondo me anche la leggerezza delle cose fantastiche si può annoverare tra queste..
Quindi meno biologia(interessantissima tra l’altro..ma dopo metà mi sono persa..)è più racconti di quello che ti colpisce del mondo..Di cosa ti stupisci quando cammini per strada? Baci

marco ha detto...

Ce la metto tutta affinchè questo blog sia una piccola finestrella su quello che ho dentro e credo che il modo migliore sia quello di costruire il meno possibile. La biologia è una mia passione e il mio sogno è che tutti siano capaci di cogliere quanta bellezza c'è dietro la vita anche nelle sue forme più semplici. Grazie della visita!

Anonimo ha detto...

non ciò capito nulla