sabato 16 giugno 2007

Vita e morte

Quando una cellula uovo viene fecondata questa andrà incontro a delle prime grossolane divisioni che produrranno dopo pochi giorni un mucchietto di cellule tutte uguali simile a una mora (morula). Da quel momento in poi le divisioni si fanno sempre più frenetiche e le cellule che ne verrano fuori cominceranno a differenziarsi assumeranno cioè delle caratteristiche diverse rispetto alla cellula che le ha generate e si andranno a sistemare in punti ben precisi dell'embrione. La crescita è esplosiva ma mai incontrollata, ogni regione è sotto la supervisione di fattori di crescita e di differenziazione ben precisi che se necessario inducono le cellule di troppo al "suicidio cellulare" o apoptosi. E' il caso della mano che nelle prime fasi di sviluppo assomiglia più all'arto palmato di un oca mentre in stadi di sviluppo successivi perderà quelle cellule che si trovano tra un dito attraverso questo meccanismo.
Nei primi giorni la maggior parte delle cellule indifferenziate appartengono alla famiglia delle staminali embrionali cellule che hanno la capacità di trasformarsi in qualunque specie cellulare specializzata se sottoposte ai giusti stimoli, è per questo che sarebbero una risorsa preziosa nelle malattie o nei traumi in cui è necessario ripristinare un certo tessuto o una certa lesione, ma è per lo stesso motivo che sono potenzialmente cancerogene dato che è molto difficile dosare la stimolazione in maniera artificiale.
E' curioso pensare che tutte le volte che saltano i sistemi di controllo che regolano la crescita e lo sviluppo di un individuo questi alla fine potranno causare la morte all'intero individuo. Ma è un rischio ben noto e temuto dagli organismi evoluti dato che questi nel corso dell'evoluzione hanno sviluppato dei raffinati sistemi di controllo, che da pochi anni abbiamo cominciando a conoscere nel dettaglio, conoscenze di vitale importanza visto che una loro disfunzione è sempre causa di tumori di varia natura.
Una fra tutti è la proteina p53, definita "la guardiana" del ciclo cellulare che assolve a numerose funzioni, le più importanti e note sono il controllo del materiale genetico con conseguente attivazione di un complesso di riparazione nel caso in cui il DNA della cellula ha subito danni (i danni al DNA sono la principale causa di trasformazione in cellula tumorale) e blocco del ciclo cellulare fin tanto che la riparazione non venga portata a compimento. Attraverso l'interazione con almeno una decina di altri fattori la p53 può fa ripartire il ciclo cellulare o se i danni non solo stati riparati può indurre il suicidio cellulare. E' noto che la metà di tutti i tumori conosciuti sono provocati dalla disfunzione della p53 o di uno dei fattori con cui interagisce.






Le ultime scoperte sulla p53

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