venerdì 19 ottobre 2007

U2 - Volare alto

Sul finire degli anni '50 la guerra fredda e nella fattispecie la corsa a sviluppare armi sempre più potenti ed efficienti cominciava ad avere dei risvolti degni delle migliori menti paranoiche. Gli Usa sapendo della tecnologia atomica URSS avevano l'assoluta necessità di conoscere se e in che modo potevano subire un attacco atomico, informazioni necessarie da un lato per elaborare piani di emergenza in grado di mettere al sicuro i centri nevralgici del comando militare e politico (tutt'ora attivi come il Norad o l'Air Force One) dall'altro per mettere a punto strumenti di spionaggio sempre più sofisticati e, in tempi in cui i satelliti spia erano ancora delle idee irrealizzabili, il modo migliore per spiare erano sicuramente gli agenti segreti e gli aerei spia.
Le caratteristiche più ovvie che deve avere un aereo spia sono la capacità di fotografare/registrare qualsiasi dato significativo sul suolo nemico e possibilmente non essere abbattuto o scoperto. Per fare questo si possono percorrere due vie: fare un aereo capace di volare così in alto oppure così veloce da essere invulnerabile all'intercettazione e all'abbattimento.
L'U2 è l'apparecchio dell'USAF che in quegli anni svolse egregiamente il compito di portare un pilota ad una quota mai raggiunta fino ad allora e riportarlo sano e salvo assieme ai preziosi dati catturati sul territorio nemico.
Il problema tecnico è che ad altissime quote l'aria è così rarefatta che causa due inconvenienti: una ridotta efficienza del profilo alare che non è capace di produrre una spinta portante sufficiente causando lo stallo anche ad alte velocità e in secondo luogo una ridotta propulsione dei motori che per funzionare hanno bisogno di bruciare, come tutti i motori a scoppio, una miscela di carburante e ossigeno e alle quote raggiunte dall'U2, superiori ai 27 km l'ossigeno è un centesimo di quello presente al suolo.
L'U2 risolve egregiamente entrambi i problemi adottando un ala lunga senza freccia simile a quella di un aliante e adottando un motore che a quelle altezze attiva un sistema di compressione del flusso d'entrata che minimizza l'effetto della quota. Paradossalmente l'unica cosa di cui si doveva preoccupare il pilota era di non stare producendo una scia di condensazione tipica delle giornate fredde e umide, così di tanto in tanto dava un occhiata negli specchietti retrovisori montati appositamente per tale scopo, sarebbe stato il colmo che proprio un'aereo progettato per non essere visto sporcava il cielo con una vistosa scia bianca!
Dapprima l'Urss a causa della sua inferiorità tecnologica non ebbe neanche il sospetto di essere spiata per il semplice fatto che non aveva nessuno strumento in grado di rilevare un apparecchio a quelle quote. Ma le cose cambiarono presto e negli anni successivi fu in grado di rilevare e intercettare gli U2 ma non ancora di abbatterli in quanto gli intercettori più potenti i Mig-25 non riuscivano comunque a raggiungerlo neanche con le loro armi. Neanche a dirlo tutto ciò fece salire la tensione fra le due superpotenze; nel '59 il presidente russo intimò che le ricognizioni spia cessassero immediatamente, questo innescò un deterioramento dei rapporti che culminò nel '62 con la grave crisi diplomatica legata al dispiegamento di testate atomiche russe sul suolo cubano.
L'U2 fu una pietra miliare dell'aviazione; il primo aereo in grado di volare nella alta stratosfera che si pensava fosse già oltre il limite raggiungibile. Politicamente fu considerato lo strumento che gioco un ruolo cruciale durante tutta la guerra fredda. Entrambe le superpotenze stavano elaborando armi atomiche con l'intento di sferrare un attacco definitivo all'avversario, ma la consapevolezza che avevano i russi di essere controllati anche se creò tensione ridusse sicuramente lo sviluppo degli strumenti offensivi in favore di sistemi difensivi e di controspionaggio. Per di più la grave crisi del '62 anche se fece seriamente temere l'inizio delle ostilità, mise davanti agli occhi dei due presidenti e del mondo intero lo scenario sconfortante di un pianeta sconvolto da un olocausto atomico che non avrebbe fatto alcun vincitore e questo sicuramente servì da deterrente contro lo scellerato piano di attacco atomico su vasta scala.
Volare in alto può servire a due cose, umiliare una persona che mi ha ferito, un modo cattivo per dirle: - Sono così superiore a te che neanche mi vedi, ma io vedo te nella tua piccolezza e meschinità. E come i russi non l'hanno presa bene a stare fisicamente sotto gli americani che gli scattavano delle foto dall'alto, subire un comportamento simile non deve essere piacevole neanche nelle relazioni personali.
Ma può vuole dire anche prendere le distanze da un problema che mi assilla, mettendomi in un punto di vista privilegiato quel problema che mi sembrava enorme adesso assume un aspetto diverso, si è ridimensionato diventando quasi insignificante.





1 commento:

Anonimo ha detto...

ciaooo
ho trovatil tuo commento nel mio blog.....ho letto per ora solo la tua descrizione e mi piace un sacco....ti ho aggto ai preferiti presto maria firola