giovedì 19 luglio 2007

Resistere

Opporsi a una situazione a una condizione o a una forza, la mia idea di resistenza è quella di un conflitto fra come stanno andando le cose e come vorremmo che vadano. Quando si instaura una dittatura c'è sempre qualcuno che sente il bisogno di resistergli magari uscire di casa e rischiare la vita pur di cambiare una situazione politica umanamente inaccettabile.
La resistenza che fecero i partigiani al fascismo in alcune circostanze prese i connotati di una guerra civile ma fu un evento che cambiò la storia del nostro paese e buona parte della costituzione fu scritta proprio da quegli stessi comuni cittadini che fino a pochi mesi prima venivano definiti dei fuorilegge dal regime, del resto anche a una lettura distratta si possono ancora rintracciare in essa quegli stessi ideali di giustizia e libertà che spinsero quegli uomini a lottare e morire per liberare il paese dalla dittatura.
La resistenza è sempre un conflitto, ma non necessariamente violento; quando Gandhi resistette all'arroganza del colonialismo britannico fu l'inizio del crollo di quell'impero che sfruttava senza alcun diritto le ricchezze di terre lontane e da allora il mondo imparò che è possibile combattere le ingiustizie anche senza l'uso delle armi.
Quando un gruppo ragazzi decise di resistere alla mafia e al racket delle estorsioni riempirono la città di Palermo con dei volantini su cui scrivevano "Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità" a quel punto tutti coloro che pagavano si sentirono chiamati in causa e iniziò un gran parlare su chi poteva aver avuto un coraggio simile in un ambiente sempre soffocato da una forte omertà, così i ragazzi uscirono allo scoperto firmando con nome e cognome quella campagna anti racket e invitarono tutti a fare altrettanto, chiedendo ai commercianti che pagavano di denunciare e a chi non pagava di aderire alla loro campagna di "consumo consapevole" ovvero una specie di riconoscimento che avrebbe invogliato i consumatori ad acquistare maggiormente da chi non pagava il pizzo. Questo e altri stratagemmi che potevano rendere meno difficili le denunce ebbero il loro primi risultati. Fin'ora a distanza di 3 anni dalla nascita di questo comitato si ha la conferma che la cosa funziona e cosa più importante si è visto che la mafia può fare ben poco contro una mobilitazione civile di questa portata. L'ennesima conferma che opporre la propria resistenza alle ingiustizie conviene sempre.


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