venerdì 30 marzo 2007

Sotto scacco

Pensando al significato di dichiarare scacco al re, si potrebbe credere che chi ha pensato questo gioco ha deciso aggiungere una regola che desse al giocatore in difficoltà la possibilità di rimediare. In realtà dare scacco non è una cortesia ma una minaccia, un modo per far sentire all'altro il proprio fiato sul collo. Ma la minaccia può essere anche una forma di difesa, un modo per spezzare i giochi di un avversario molto forte che sta avendo la meglio, obbligandolo a difendere il re e interrompendo così i sui piani d'attacco. Si può scegliere di minacciare un altro pezzo importante come la regina ma non si ha l'obbligo di dichiararlo, anche in questo caso lo si può fare a scopo difensivo mettendo alle strette l'avversario e metterlo di fronte a una decisione impegnativa: continuare il suo piano d'attacco sacrificando la regina o salvare la regina perdendo così una mossa decisiva per portare a termine una strategia pianificata da tempo. Tutto dipende da quanto si è vicini alla vittoria e da quanto è decisivo il pezzo che si vuole sacrificare pur di vincere la partita.
Sentirsi minacciati mette paura e questa può farci perdere lucidità anche quando abbiamo la vittoria in tasca, ripenso alle volte che sostenevo esami con il timore di non farcela e la differenza che c'era rispetto a quando mi sedevo tranquillo e pieno di fiducia. Chi non crede in se stesso si mostra agli altri come chi ha già perso, mentre chi crede nelle proprie capacità si distingue subito come vincente, il problema è avercele realmente e non soltanto mostrarlo agli altri, i bluff possono funzionare solo a patto che non diventino una regola.

Nessun commento: