lunedì 12 marzo 2007

La bambola di sale

"Ci sono cose che puoi capire fino in fondo solo quando le provi in prima persona"
E' una frase che mi sono sentito dire spesso, a volte col tono un po' saccente di chi sottintende: - Che ne puoi sapere proprio tu che sei nato ieri. Quando "si subiscono" questo tipo di discorsi oltre un certo fastidio fisico, provo anche un filo di curiosità perché ci si chiede se nella immensa presunzione ostentata da chi parla così, vuoi vedere che non ci sia anche un fondo di verità? Questa curiosità a volte è una tentazione pericolosa, ed è quello che in passato mi ha indotto a fare le cose peggiori della mia vita. In altri contesti è una spinta positiva, l'idea di provare la stessa esperienza di qualcun altro per capire cosa ha sentito a cosa è andato incontro e se ha ricevuto dei benefici da questa esperienza. Nel "buttarsi" in un'esperienza ignota ci vuole una certa dose di fiducia accoppiata al coraggio, il coraggio di mettere da parte le proprie idee per aprirsi a nuovi modi di vedere le cose, fino a fare una scoperta inattesa: quel modo di pensare che giudicavamo tanto lontano dal nostro in realtà ci è sempre appartenuto.
C'è una favola che condensa benissimo tutto quello a cui mi riferisco, parla di una bambola di sale che vuole capire cosa sia il mare.


Voleva a ogni costo vedere il mare. Era una bambola di sale, ma non sapeva che cosa fosse il mare. Un giorno decise di partire. Era l'unico modo per soddisfare la sua esigenza. Dopo un interminabile pellegrinaggio attraverso territori aridi e desolati, giunse in riva al mare e scoprì qualcosa di immenso, affascinante e misterioso nello stesso tempo. Era l'alba il sole cominciava a sfiorare l'acqua, accendendo timidi riflessi e la bambola non riusciva a capire.
Rimase lì impalata a lungo, solidamente piantata al suolo, con la bocca aperta. Dinanzi a lei, quella distesa seducente.
Si decise. Domandò al mare:
- Dimmi chi sei?
- Sono il mare.
- E che cos'è il mare?
- Sono io!
- Non riesco a capire, ma lo vorrei tanto. Spiegami che cosa posso fare.
- E' semplicissimo: toccami
Allora la bambola si fece coraggio. Mosse un passo e avanzò verso l'acqua. Dopo parecchie esitazioni, sfiorò quella massa con un piede. Ne ricavò una strana sensazione. Eppure aveva l'impressione di cominciare a comprendere qualcosa.
Allorchè ritrasse la gamba, si accorse che le dita dei piedi erano sparite. Ne risultò spaventata e protestò:
- Cattivo! Che cosa mi hai fatto? Dove sono finite le mie dita?
Replicò imperturbabile, il mare:
- Perché ti lamenti? Semplicemente hai offerto qualcosa per poter capire. Non era quello che chiedevi?
L'altra piatì:
- Si veramente, non pensavo... ma...
Stette a riflettere un po'. Poi avanzò decisamente nell'acqua. E questa, progressivamente, la avvolgeva, le staccava qualcosa, dolorosamente. A ogni passo la bambola perdeva qualche frammento. Ma più avanzava più si sentiva impoverita di una parte di sè e più aveva la sensazione di capire meglio. Ma non riusciva ancora a dire cosa fosse il mare. Cavò fuori la solita domanda:
- Che cos'è il mare?
Un'ultima ondata inghiottì ciò che restava di lei. E proprio nell'istante in cui scompariva, perduta nell'onda che la travolgeva e la portava chissà dove, la bambola esclamò:
- Sono io!

A. Pronzato. Gribaudi Ed.
Le seduzioni di Dio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Marco, ho letto la storia della Bambola di Sale tantissime volte...posso dirti che ogni volta che lo faccio provo sempre una grande emozione ed una grande ammirazione per chi come lei ha il coraggio di provare davvero che cosa è il mare. L'ho sentita per la prima volta durante un pellegrinaggio...andavo a Medjugorie, non so se ne hai mai sentito parlare. In quella circostanza il mare era Dio...la morale quindi era: Se vuoi capire Dio devi essere come la bambola di sale, non devi avere paura di avvicinarti. Archè posso dirti che mi sono avvicinato ma non ci sono ancora entrato e probabilmente non ci entrerò mai per la paura di perdere pezzi di me. Grazie perchè in questa storia che ho riletto sul tuo Blog ritrovo motivi per rimettermi in discussione col mio coraggio di tuffarmi in quel mare di amore che tanto manca a tutta l'umanità!
Grazie.

marco ha detto...

Ma grazie tante a te per aver condiviso dei pensieri tanto intimi... torna a trovarmi!

Anonimo ha detto...

This is great info to know.