mercoledì 5 novembre 2008

La notizia del giorno

Barack Obama trionfa, è il 44mo presidente degli Stati Uniti d'America

Decisive le vittorie in Ohio, Virginia, Iowa e New Mexico, che nel 2004 furono vinti da Bush

Alle 5 in punto (ora italiana) la Cnn rende ufficiale ciò che già da un'ora e mezza era apparso chiaro: Barack Obama ha vinto le elezioni e diventerà il 44mo presidente della storia degli Stati Uniti d'America. Il primo presidente di colore, il primo presidente figlio di africano. Subito dopo John McCain ha telefonato al rivale facendogli i complimenti e alle 5,20 è apparso sul palco di Phoenix (Arizona), con a fianco la moglie e la candidata vice presidente Sarah Palin in lacrime, ammettendo la sconfitta.

QUASI VALANGA - Quella di Obama è stata una vittoria netta, quasi una vera valanga, pur se in quattro Stati chiave (Indiana, Virginia, Nord Carolina e Florida) è stata battaglia voto a voto. La svolta si è avuta intorno alle 3,30 quando, prima Fox News (tv tradizionalimente vicina ai repubblicani) e poi la Cnn hanno assegnato l'Ohio e i suoi pesanti 20 voti elettorali al candidato democratico. L'Ohio era stato decisivo nel 2004 per il successo di George W. Bush. Subito dopo sono arrivate le assegnazioni di Iowa e New Mexico. A questo punto McCain avrebbe dovuto aggiudicarsi gli Stati della costa ovest, ma tutti i sondaggi della vigilia lo davano perdente. Il successo di Obama in Virginia è stata la mazzata finale alle ambizioni repubblicane e quando hanno chiuso gli Stati sulla costa del Pacifico, è stato solo una questione di conta matematica: Obama ha superato di slancio la soglia magica di 270 voti elettorali, che gli spalanca la strada verso Washington e la Casa Bianca. Alla fine Barack si è aggiudicato anche Florida, Colorado, Nord Carolina e Indiana degli Stati una volta feudi repubblicani, rendendo più netto il successo. McCain si è tolto una piccola soddisfazione aggiudicandosi il suo Stato dell'Arizona.

SENATO IN MANO DEMOCRATICA - Dopo otto anni quindi i repubblicani perdono la Casa Bianca, ma non è solo una sconfitta politica, aggravata dal netto controllo democratico sul Senato (sono ben 5 i seggi strappati ai repubblicani - Colorado, New Mexico, Nord Carolina, Virginia e New Hampshire - e potrebbero essere tre in più alla fine dello spoglio) e sulla Camera, oltre a un governatore (Missouri) tolto ai rivali. È una sconfitta epocale, che chiude una lunga epoca iniziata con il successo di Reagan nel 1980 (interrotta solo dalla parentesi di Bill Clinton) che portò al potere una classe politica e un'ideologia fortemente liberista e conservatrice e che si è conclusa con l'implosione della finanza senza regole, colonna del successo repubblicano, e l'impantamento nelle guerre in Iraq e in Afghanistan. Ora Obama apre una nuova era.





Da Corriere.it


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