sabato 31 maggio 2008

L'uomo col fiore in testa

Un giorno Gregorio si sveglia con un forte mal di testa, va in bagno si guarda allo specchio, vede delle strane venuzze sul sopracciglio che si allungano a formare un gambo che all'altezza della stempiatura sorregge un piccolo fiore giallo.
Inizia così il primo romanzo di Daniela Guida, la narrazione surrealista è il mezzo per descrivere una storia d'amore sofferta, i cui protagonisti inconsciamente scaricano l'uno sull'altra le proprie difficoltà e i propri limiti.
La descrizione attenta degli stati d'animo è capace di sviscerare il mistero delle relazioni personali di come persone normalmente abituate a gestire gli eventi della propria vita sotto la guida della razionalità in balia di eventi inattesi come il nascere di un sentimento siano capaci di scelte sofferte, sofferte perché anziché alleviare i propri disagi produrranno ulteriore sofferenza e pur coscienti delle conseguenze agiscono, direi quasi, in funzione di nessuna logica.

"A casa Maya possedeva un grande baule verde di vimini : dentro conservava decine di regali ancora incartati. Li aveva comprati tutti per Gregorio, senza trovare mai il coraggio o l'occasione per darglieli. Ogni dono portava un po' di Maya con . Spesso li osservava per ore.."


Daniela Guida è una persona sensibile e ci da la possibilità di scoprirlo nel suo blog che cura con tanta passione oltre che nei suoi scritti sperando di cuore di leggerla ancora in nuovi romanzi.



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5 commenti:

daniela ha detto...

Grazie di cuore. Mi piace la tua recensione e quello che hai colto del mio libro, e mi piacciono moltissimo le parole che hai usato per descriverlo.

Ti svelo una cosa: quel baule verde è in camera mia. :-)

Un forte abbraccio e ancora grazie.

zefirina ha detto...

ah daniela leggerti è stato un piacere

daniela ha detto...

Grazie Zefi/Patti. Per me è un piacere che si apprezzi ciò che scrivo.

daniela ha detto...

Marco, posso pubblicare questo tuo commento sul mio sito, chiaramente mettendo il tuo nome?

marco ha detto...

Certo che puoi! Scusa il ritardo e l'assenteismo di questi giorni.