lunedì 12 maggio 2008

Domenica di Pentecoste

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Via Roma

Prospettiva sul mare,
un trenino minuscolo
su binari lontani
percorre una esse,
il profilo della costa.
Odore di pastina in brodo,
copre sporadico tanfo di fogna
sfuggito da tombini centrali,
e musica napoletana
sfuggita da persiane socchiuse
copre strilla di liti familiari ma pubbliche.
Tra l'acciottolato di un gradino e l'altro
bambini su tricicli cigolanti
mettono in fuga piccioni invadenti.
Un vecchio in canottiera
guarda i passanti in affanno
lui su una sedia decrepita
non va da nessuna parte.


Altro gradino altri giochi

Ivan col monopattino: talè cu c'è!
M: Mi fai fare un giro?
Ivan - Un'nnè miu.
M - Ok... ma stai attento e non ti stoccare una gamba, lunedì al centro. Ciao!


Via Palazzo Cirillo

Scalinate infinite
seminano sconforto
ma c'è un premio:
il dominio di Termini bassa,
ogni suo angolo raggiungibile
con uno sguardo o un aereo di carta.
Navi in attesa di essere scaricate e riempite
si perderanno all'orizzonte oltre Cefalù
Poche persone per strada,
si va a passeggio al belvedere la domenica.



Clelia
: Che hai fatto ieri sera?
M: C'era la veglia alla matrice.
Clelia: Lo sai che non sono esperta che fate?
M: Non è che ci vuole la laurea, che si fa ad una veglia? Sai che forse a fine anno riparto
Clelia: Perché non ti fai zito?
M: E sempre 'sti discorsi?! Me la cerchi tu? Ma poi che c'entra per ora.
Clelia: C'entra perché se avessi una ragazza qua non avresti sempre la testa a partire, così mi fai stare in pensiero, ma dove te ne vai sta volta?
M: In Brasile a fine anno, ma non cominciare a preoccuparti: non è sicuro ancora.
E se me ne prendo una di fuori?

Clelia: Come ha fatto tuo zio? Si e poi io come ci parlo?







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