mercoledì 9 giugno 2010

Le cose degli altri parte prima. Una mela morsicata

Un giorno una mia amica a cui do ogni tanto qualche consiglio riguardo a computer e programmi mi chiama per invitarmi a casa dice che vuole regalarmi un monitor e un paio di "memorie esterne". Arrivato a casa sua trovo una quantità industriale di materiale informatico di tutti i tipi: un pc un po' vecchio ma in buono stato, diverse stampanti, numerosi hard disk esterni e quello strano monitor che vuole regalarmi. E' molto bello con un design molto ricercato in alluminio satinato e vetro nero lucido. Nella cornice sotto perfettamente al centro risalta dall'alluminio la sagoma di una mela morsicata.
Sono un appassionato di pc e tutto quello che ha a che fare con le nuove tecnologie, anche se alla lontana, comunque conosco quel simbolo.
E' tutto materiale di un suo caro amico di vecchia data morto poche settimane prima, anche lui appassionato di informatica e anche lui amava dare supporto e consigli alla nostra amica comune, così la moglie decide di donare tutto proprio a lei. Io le spiego per sommi capi cos'è, che non è un semplice monitor, però lei insiste che lo prendessi io, perché lei ha già un pc e quello gli risulta strano e scomodo da usare. Lo porto al lavoro e inizia la mia avventurosa esplorazione dei Mac e del signor Giovanni che senza prevederlo mi ha lasciato una lunga lista di effetti personali, i suoi files, i suoi preferiti sul browser Safari, tante foto e la sua libreria di iTunes con la sua musica preferita.
Il nuovo sistema operativo mi disorienta per alcuni giorni, i suoi files mi fanno sentire un intruso a casa di un altro, che non ha il permesso di frugare men che meno cestinare cose che non gli riguardano. Che si fa? Lo devo pur usare mica posso tenere un costoso e modernissimo Mac al lavoro come una reliquia di una persona che non ho mai conosciuto! Cancello la musica perché dopo avermi appuntato la lista dei files, virtualmente è come se li avessi ancora, le foto come gli altri documenti personali li metto in un cd e lo consegno alla mia amica, il resto lo lascio tutto com'è, è giusto così, è il suo Mac le piccole cose che non mi danno fastidio devono restare dove sono. E' nuovissimo lo ha comprato pochi mesi prima che morisse. I primi giorni ero sempre molto pensieroso quando lo usavo, lui non poteva immaginarsi nemmeno che la sua vita sarebbe finita di lì a poco e che quel suo bel iMac nuovo e performante lo avesse usato un perfetto sconosciuto poche settimane dopo. Mi sento in dovere di esternare la mia gratitudine al signor Giovanni e alla mia amica ma ogni idea per farlo mi sembra inadeguata e fuori luogo.
Ci sono legami misteriosi e incomprensibili che ci legano ad ogni persona conosciuta e sconosciuta, a volte questi legami si concretizzano in modi imprevedibili, a volte fanno giri inimmaginabili perché noi possiamo comprenderne il senso alla luce ci ciò che un tale legame ha prodotto nella nostra vita e nella nostra personalità. E' stato dimostrato che bastano 7 passaggi di conoscenza per legare noi a qualunque altra persona su questa terra, il signor Giovanni era ad un passaggio di distanza da me ed è stata necessaria la sua morte perché io venissi a conoscenza della sua persona e di ciò che lui era. Ha poco senso chiedersi perché è successo tutto questo, è molto più interessante osservare cosa ha prodotto in me tutto ciò, cosa ho imparato e come sta cambiando la mia vita grazie al suo iMac.



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