mercoledì 13 febbraio 2008

Niente da dire

Signore e signori oggi non ho un bel niente da dirvi! Chissà come avranno desiderato iniziare e finire con queste parole tutti quelli che hanno l'incombenza di preparare con una certa frequenza un editoriale, un discorso, un'udienza, sempre lì a scervellarsi su qualcosa di interessante da dire nel ruolo "istituzionale" che si riveste, che sia un semplice giornalista che cura una certa rubrica, un direttore di giornale o un capo dello stato che deve parlare tutte le settimane in una trasmissione radiofonica.
Anche io che scrivo un blog a volte sento questa specie di spada di Damocle sulla testa come se dovessi tassativamente scrivere un certo numero di post mensilmente senò non vale, o deludo i visitatori o mi becco chissà quale rimproverò chissà da chi. A un mio amico a cui consigliavo di iniziare a curare un blog ho sentito dirgli che non lo faceva perchè poi nei giorni in cui non avrebbe avuto niente da dire il blog sarebbe rimasto vuoto. Adesso mi sento pronto per fargli pubblicamente una decina di obiezioni, a lui ma anche a me stesso quando prendo troppo sul serio questa cosa del blog. Punto primo, per quanto ci si atteggia a grandi pensatori o conoscitori di una certa disciplina la profondità nel pensiero è l'eccezione e non la regola, è uno sprazzo e non l'interezza di una persona e del suo tempo. Una persona seria quando mai è seria per tutto il giorno, una persona profonda quando mai è profonda sempre e in tutte le situazioni? E se lo è allora sicuramente sta reprimendo il suo lato leggero della sua personalità, scelta stupida e fuori luogo. Però ogni tanto rileggo e noto che questo blog è pieno di post seri di temi impegnativi e di osservazioni che vorrebbero essere profonde, sii clemente! Non l'ho fatto apposta... non è per atteggiarmi ed elevarmi a chissà quale livello intellettuale/spirituale il fatto è che quando si decide di rendere pubblici dei pensieri propri l'idea, almeno la mia, è quella di volere fare "un servizio pubblico" la speranza è che le mie scoperte, nella vita e nel rapporto con gli altri, possano alleviare le sofferenze di chi legge, che detto così sembra qualcosa di altisonante ma non è niente di particolare, semplicemente quello che facciamo tutti quando ci confidiamo fra a amici e raccontiamo le nostre esperienze nella speranza che chi ci ascolta non faccia gli stessi errori nostri. Per il resto reputo sconveniente riempire questa rete che diventa sempre più grande di informazioni inutili o peggio banali o peggio ancora doppioni, idee o testi interi che si possono ritrovare su altre pagine, riempirla ulteriormente di banalità o di cose già sentite, almeno questo è l'intento: dire qualcosa di nuovo e di utile.
Caro/a visitatore/visitatrice adesso che mi sono tolto questo peso posso dirti con molta soddisfazione che dal 27 Gennaio fino ad oggi non ho avuto niente di interessante da dirti, la mia vita in questi giorni è scivolata nella banale routine quotidiana e la mia mente non ha generato pensieri degni di nota.
Ma adesso sai che ti dico? Proprio ora mentre scrivevo queste cose ho avuto un pensiero "utile" sul silenzio e sulla forza che bisogna avere per non esprimere sempre il proprio punto di vista anche quando non è richiesto o non è necessario.
Adesso farò dell'altro ma vedrò anche di organizzare le idee così domani provo a condividerle con te.
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