Gli obiettivi che si è data l'Europa per fare la
propria parte contro il riscaldamento globale hanno il 2030 come data
scadenza. Il primo è il "Fit for 55" ridurre le emissioni di CO2
complessive del 55%. Il secondo è il blocco di produzione e vendita di
auto a motore termico per l'anno 2035. Poi ci sono i buoni propositi per le abitazioni
sempre per lo stesso anno: near zero energy building, ovvero che tutti
gli edifici siano così efficienti da prelevare quasi zero energia dalla
rete per poi arrivare negli anni successivi all'ultimo step definito
"ZEB" ovvero che siano totalmente autosufficienti. Gli esperti del
settore li hanno giudicati irrealistici poiché in passato qualunque
trattato internazionale sul clima è stato sistematicamente disatteso,
oltre ad essere troppo vicini nel tempo per supportarli con i necessari
cambiamenti industriali che richiederebbero molti più anni.
Oggi
dopo qualche anno di pianificazione ho completato la mia trasizione
energetica domestica, riuscendo a svolgere tutte le attività quotidiane
ad impatto 0, risultato che va oltre i propositi europei del -55% di
utilizzo dei combustibili fossili, con 8 anni di anticipo.
Da
10 mesi vivo in una casa autosufficiente con un bilancio energetico
positivo quasi tutto l'anno e da qualche giorno mi sposto in auto
elettrica caricata dai pannelli fotovoltaici per almeno 8 mesi all'anno
(previsioni approssimative ma potrò essere più preciso fra un anno).
Disdetta
da tutti i fornitori di luce e gas e ovviamente nessuna spesa alla
pompa, sperando di non utilizzare neanche le colonnine la cui corrente
viene ancora prodotta in buona parte con centrali a petrolio o metano.
Io
ho deciso di non pagare più l'energia perché penso sia stupido farlo se
la natura me la fornisce gratuitamente, vi racconto la mia scelta per
dirvi che oggi un comune cittadino con un ragionevole investimento
iniziale può raggiungere l'indipendenza energetica totale e azzerare il
proprio contributo negativo al riscaldamento globale oltre che
all'inquinamento atmosferico cittadino.
"Spera nel meglio.
Preparati al peggio". Quando 2 anni fa decisi di investire in un
impianto ad isola l'ho feci pensando che sarebbero venuti in futuro
tempi peggiori con aumenti graduali di luce, gas e benzina ma quello che
è successo dopo è andato oltre ogni aspettativa. Al costo a cui oggi
state acquistando l'energia per casa e auto, i tempi di rientro sul mio
investimento si aggirano intorno a 2 anni (ne avevo preventivati 5) per
le mie necessità il risparmio sarà intorno ai 3.000€ anno (considerando
un consumo di 2.500kW annui per la casa e 20.000 km percorsi).
So
bene che la mia scelta non può essere la soluzione definitiva alla
crisi energetica attuale perché gran parte della popolazione italiana
non è nelle condizioni in cui mi trovo io (un tetto di proprietà esposto
a sud, un clima mite quasi tutto l'anno, un garage attiguo all'impianto
di casa) ma è anche ragionevole pensare che soluzioni intermedie alla
mia, se attuate in massa risolverebbero nel giro di 10-20 anni i nostri
problemi di dipendenza energetica oltre a portarci finalmente nella
prossima rivoluzione industriale, quella che metterà la parola fine ai
combustibili fossili.
Fate la vostra parte, il 2030 è dietro l'angolo.