venerdì 7 ottobre 2022

“La Terra non è un'eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”


Gli obiettivi che si è data l'Europa per fare la propria parte contro il riscaldamento globale hanno il 2030 come data scadenza. Il primo è il "Fit for 55"  ridurre le emissioni di CO2 complessive del 55%. Il secondo è il blocco di produzione e vendita di auto a motore termico per l'anno 2035. Poi ci sono i buoni propositi per le abitazioni sempre per lo stesso anno: near zero energy building, ovvero che tutti gli edifici siano così efficienti da prelevare quasi zero energia dalla rete per poi arrivare negli anni successivi all'ultimo step definito "ZEB" ovvero che siano totalmente autosufficienti. Gli esperti del settore li hanno giudicati irrealistici poiché in passato qualunque trattato internazionale sul clima è stato sistematicamente disatteso, oltre ad essere troppo vicini nel tempo per supportarli con i necessari cambiamenti industriali che richiederebbero molti più anni.
Oggi dopo qualche anno di pianificazione ho completato la mia  trasizione energetica domestica, riuscendo a svolgere tutte le attività quotidiane ad impatto 0, risultato che va oltre i propositi europei del -55% di utilizzo dei combustibili fossili, con 8 anni di anticipo.
Da 10 mesi vivo in una casa autosufficiente con un bilancio energetico positivo quasi tutto l'anno e da qualche giorno mi sposto in auto elettrica caricata dai pannelli fotovoltaici per almeno 8 mesi all'anno (previsioni approssimative ma potrò essere più preciso fra un anno).
Disdetta da tutti i fornitori di luce e gas e ovviamente nessuna spesa alla pompa, sperando di non utilizzare neanche le colonnine la cui corrente viene ancora prodotta in buona parte con centrali a petrolio o metano.
Io ho deciso di non pagare più l'energia perché penso sia stupido farlo se la natura me la fornisce gratuitamente, vi racconto la mia scelta per dirvi che oggi un comune cittadino con un ragionevole investimento iniziale può raggiungere l'indipendenza energetica totale e azzerare il proprio contributo negativo al riscaldamento globale oltre che all'inquinamento atmosferico cittadino. 
"Spera nel meglio. Preparati al peggio". Quando 2 anni fa decisi di investire in un impianto ad isola l'ho feci pensando che sarebbero venuti in futuro tempi peggiori con aumenti graduali di luce, gas e benzina ma quello che è successo dopo è andato oltre ogni aspettativa. Al costo a cui oggi state acquistando l'energia per casa e auto, i tempi di rientro sul mio investimento si aggirano intorno a 2 anni (ne avevo preventivati 5) per le mie necessità il risparmio sarà intorno ai 3.000€ anno (considerando un consumo di 2.500kW annui per la casa e 20.000 km percorsi). 
So bene che la mia scelta non può essere la soluzione definitiva alla crisi energetica attuale perché gran parte della popolazione italiana non è nelle condizioni in cui mi trovo io (un tetto di proprietà esposto a sud, un clima mite quasi tutto l'anno, un garage attiguo all'impianto di casa) ma è anche ragionevole pensare che soluzioni intermedie alla mia, se attuate in massa risolverebbero nel giro di 10-20 anni i nostri problemi di dipendenza energetica oltre a portarci finalmente nella prossima rivoluzione industriale, quella che metterà la parola fine ai combustibili fossili.
Fate la vostra parte, il 2030 è dietro l'angolo.